7 aprile 2022

A difesa di Area Donna raccolte in un pomeriggio oltre 200 firme: ma il comitato non si ferma qui e proseguirà la sua battaglia

Prima uscita, organizzata oltretutto in poco tempo e senza grande preavviso, ma il risultato è già notevole. Sono oltre 200 le firme raccolte oggi, dalle 14 alle 18, al banchetto allestito dal Comitato Spontaneo Rivogliamo Area Donna all'ingresso dell'ospedale maggiore di Cremona. Più di duecento firme di altrettanti cremonesi che intendono così difendere quel presidio di eccellenza che era Area Donna e in generale la Breast Unit presso l'ospedale. 

Le battagliere componenti del comitato non hanno intenzione di fermarsi qui e assicurano che a questa prima uscita ne seguiranno altre. "Molti concittadini - spiega Paola Tacchini, una delle referenti del comitato spontaneo - ci hanno chiesto di andare a raccogliere firme anche nei paesi del territorio. Sicuramente l'iniziativa proseguirà e ci conforta questa buona risposta. La frase che ci hanno ripetuto più spesso, oggi, è: grazie per quello che state facendo, perché avevamo una cosa buona (Area Donna; ndr) e ce la stanno togliendo".

La petizione, lo ricordiamo, è volta in generale a difendere l'Area Donna dell'ospedale e, nello specifico, a sostenere un appello indirizzato al sindaco di Cremona in quanto autorità sanitaria locale e al Consiglio Comunale. La richiesta avanzata dal comitato è articolata su più punti. Si chiede anzitutto che Sindaco e Consiglio "votino formale mozione di richiesta, nei confronti di Regione Lombardia, di bloccare immediatamente la “ristrutturazione” in corso della medicina di genere (BREAST UNIT E AREA DONNA) dell’Ospedale di Cremona". 

Si chiede quindi "di inserire nella mozione la richiesta di immediata riattivazione di tutti i servizi e funzioni integrate nella Breast unit ed Area Donna" e, infine, si "richiede di concordare il testo della mozione con lo scrivente Comitato, sempre in un'ottica di reciproca collaborazione finalizzata ad uno scopo commune, ripristinare Area Donna potenziandone le capacità diagnostiche e terapeutiche". 

Foto in alto a scorrimento di Gianpaolo Guarneri - Studio B12


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