All'asta da Sotheby's una bellissima testa di Cristo di Altobello Melone. Una delle prime opere dell'artista cremonese, valutata 20.000 sterline
Un nuovo capolavoro del Rinascimento cremonese all’asta da Sotheby’s il 9 dicembre: si tratta di una testa di Cristo attribuita da Marco Tanzi ad Altobello Melone e realizzata presumibilmente tra il 1510 ed il 1515 per le consonanze stilistiche che la legano ad un olio su tavola raffigurate il Compianto sul Cristo morto della Pinacoteca di Brera, realizzato verso il 1511. Proviene da una collezione privata ed Il suo valore è stimato tra le 15.000 e le 20.000 sterline. Si tratta di una delle prime opere di Altobello, nato a Cremona nel 1491 o poco prima, come si deduce da un documento del 1513, relativo a una società tra lui e Boccaccio Boccaccino, in cui egli viene definito «maioris aetatis viginti duorum annorum». Scarse sono le notizie certe sulla sua vita e ancor di più quelle relative alla sua formazione artistica. Si può supporre che questa avvenne a Cremona, città di frontiera, che nei decenni a cavallo tra XV e XVI secolo offriva un panorama artistico quasi nordico, certamente attento alla produzione tedesca, se si pensa alle opere di Marco Marziale, Benedetto Diana o della cerchia di Iacopo de’ Barbari, che contribuivano a rendere ancora più fertile un humus già impregnato dal repertorio delle incisioni d’Oltralpe. A questa cultura va aggiunta l’influenza della pittura veneziana (di Giovanni Bellini, di Bartolomeo Montagna e di Giovan Battista Cima piuttosto che di Giorgio da Castelfranco, detto Giorgione), sia pure in mancanza di documenti relativi a un soggiorno del pittore in laguna. Andrebbero invece ricordate le suggestioni della pittura ferrarese, di Ludovico Mazzolini e del Garofalo (Benvenuto Tisi), dai quali apprese il modo di fare i paesaggi, con l’uso del verde cupo e le sprezzature luminose che accendono le fronde.
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