ASST Cremona: proclamato lo stato di agitazione del personale del comparto
Lunedì proclamato lo stato d'agitazione del personale del comparto dell'ASST. Ecco il documento dei sindacati:
Come Organizzazioni Sindacali Territoriali FP CGIL, CISL FP, Nursing Up e Nursind, abbiamo proclamato lo stato di agitazione del personale del comparto dell'ASST di Cremona in data 11 settembre 2025. È stata una decisione ponderata, assunta dopo mesi di interlocuzioni che non hanno prodotto risposte adeguate alle criticità ormai evidenti. Abbiamo trasmesso la formale comunicazione alla Prefettura di Cremona e alla Direzione Generale dell'Azienda, con informativa all'Assessorato al Welfare di Regione Lombardia, chiedendo l'attivazione della procedura di raffreddamento e conciliazione prevista dalla L. 146/1990 e dalla L. 83/2000.
Ogni giorno vediamo reparti sotto pressione per una carenza strutturale di personale che si traduce in carichi di lavoro sempre più pesanti. In questo contesto, riteniamo inaccettabile la proposta di turni da dodici ore, avanzata senza un'adeguata valutazione dei rischi e senza un serio confronto sugli impatti organizzativi e sulla salute di operatrici e operatori. Allo stesso tempo, dopo la tragica esperienza pandemica ci saremmo aspettati un'evoluzione delle misure di lavoro agile e di flessibilità, anche a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori fragili; al contrario, continuiamo a registrare ritardi e resistenze che non rispondono ai bisogni reali dei servizi e delle persone.
Vogliamo rimettere al centro il benessere organizzativo e la sicurezza, con il pieno coinvolgimento degli RLS, superando prassi e scelte sospettosamente unilaterali. Guardiamo con preoccupazione al rischio di ulteriori esternalizzazioni, in particolare nell'area casalasca (Ospedale Oglio Po), che potrebbero compromettere i livelli assistenziali e frammentare ancora di più le comunità di lavoro. Nel comparto operatorio, inoltre, assistiamo a un sovraccarico costante con ricorso alla pronta disponibilità per completare attività ordinarie. Non possiamo infine accettare pressioni o comportamenti che mortificano la rappresentanza sindacale e impediscono relazioni trasparenti e corrette.
Chiediamo di ripristinare un tavolo di confronto vero, fondato su dati, responsabilità e rispetto reciproco. Servono organici adeguati, turnazioni sostenibili, politiche di attrattività e di retention, regole chiare sull'utilizzo della pronta disponibilità, un piano condiviso per evitare le esternalizzazioni e valorizzare le competenze interne, un programma strutturato su benessere e sicurezza con il coinvolgimento degli RLS, e l'apertura a modelli di lavoro agile dove compatibili con l'organizzazione dei servizi. Il nostro obiettivo è semplice e ambizioso: garantire qualità e sicurezza dell'assistenza tutelando le lavoratrici e i lavoratori.
La proclamazione dello stato di agitazione è il primo passo di una mobilitazione più ampia se non arriveranno risposte concrete e tempestive. Siamo pronti a confrontarci seriamente lunedì 15 settembre nella sede prefettizia, con spirito costruttivo: vogliamo soluzioni praticabili, tempi certi e impegni verificabili. Le persone che ogni giorno tengono in piedi i servizi sanitari meritano ascolto, rispetto e scelte conseguenti dignitose.
F.to Luca Dall'Asta - FP CGIL Cremona
F.to Roberto Dusi - CISL FP Asse del Po
F.to Maria Grazia Bensi - Nursing Up Cremona
F.to Vincenzo Trigila - Nursind Cremona
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