C'è un nuovo primario di Oncologia all'Ospedale di Cremona: è anche da qui che passerà il futuro della Breast Unit oggi in crisi
Il nome non è ancora stato reso noto, ma da venerdì l'ospedale di Cremona ha un nuovo primario di Oncologia. Il precedente primario, Rodolfo Passalacqua, come noto andrà in pensione al 31 marzo e proprio recentemente si è tenuto il concorso per nominare il successore (gli esami orali si sono tenuti 15 febbraio). Il nome non è ancora stato comunicato ufficialmente, ma a quanto si apprende tra i candidati c'erano nomi molto quotati e con ottima reputazione in ambito medico. I tre nomi dei candidati sottoposti al Direttore Generale sono quelli dei dottori Diego Cortinovis, Giuseppe Procopio e Daniele Generali. E' dunque uno di questi il nuovo primario.
Il ruolo, come è emerso nei mesi scorsi e come si è visto in questi giorni con il tornare alla ribalta dei problemi organizzativi nella Breast Unit del Maggiore di Cremona (qui l'articolo) è fondamentale e sono in molti a confidare che con l'arrivo del nuovo primario si metta mano a tutto il reparto dedicato all'Oncologia.
Nell'ambiente medico si confida inoltre che il nuovo primario possa anche essere di “richiamo” per medici e professionisti in grado di riportare sui giusti binari un dipartimento così delicato e importante come quello dell'Oncologia, specie in una realtà, come Cremona, che per svariati motivi (soprattutto legati alla pessima qualità ambientale) vede ogni anno moltissimi casi di tumore, da quello ai polmoni a quello al seno.
E' anche da questo avvicendamento che, indirettamente e parzialmente, dipenderà il futuro della Breast Unit, oggi più che mai al centro delle preoccupazioni di moltissime donne del Cremonese che stanno scrivendo alla vicepresidente Letizia Moratti per chiedere interventi al fine di ripristinare questo fondamentale presidio. In molti, in ambito medico, si domandano se abbia senso avere una Breast Unit che per certi versi si pone in condizione di “rivalità” con l'Oncologia. Più efficace sarebbe avere un'unità complessa di Oncologia con annessa un'unità semplice dedicata al tumore alla mammella, il più frequente tra le donne, ossia una Breast Unit valida e funzionante all'interno dell'oncologia.
PRONTO SOCCORSO E RADIOLOGIA - E' altrettanto vero, però, che i problemi dell'Ospedale di Cremona non si limitano all'Oncologia. I veri nodi sono il Pronto Soccorso e la Radiologia. Senza una riorganizzazione e un reclutamento di personale in questi due fondamentali reparti, è chiaro che l'intera struttura sarà sempre in sofferenza. A conferma che al Pronto Soccorso la situazione sia particolarmente difficile, è anche il fatto che gli ultimi due concorsi siano andati deserti. Evidentemente il reparto non è “appetibile” e i problemi da risolvere sono tanti, complice anche la pandemia, naturalmente, che ha portato a un surplus enorme di criticità, cui si sono sommate problematiche di altra natura.
La prima è legata alla carenza di medici di base e, in molti casi, alla scarsa propensione di questi ultimi per le visite domiciliari: a fronte di questo, sempre più persone si riversano sul Pronto Soccorso anche in situazioni che normalmente non richiederebbero l'accesso a questa struttura.
Infine, a contribuire alle criticità, anche un fattore “culturale”: con l'attuale connotazione multietnica della nostra società è un dato di fatto che molti immigrati, per un approccio socio-culturale diverso, siano meno propensi a rivolgersi al medico di base, optando per il Pronto Soccorso per problematiche di varia natura. Se l'ospedale vuole stare al passo con i tempi e con i cambiamenti culturali, deve pertanto essere in grado di offrire un servizio adeguato alla crescente domanda, posto che sarebbe anzitutto necessario un lavoro dal punto di vista politico/culturale per rafforzare la medicina del territorio e far sì che il ruolo del medico di base torni ad essere il primo presidio per la sanità, fatte salve ovviamente le gravi emergenze.
IL NUOVO OSPEDALE - A fronte di questo quadro complesso, stupisce l'atteggiamento a-critico con il quale le istituzioni hanno accolto senza alcun approfondimento la proposta regionale per un nuovo ospedale a Cremona. Il tema non è tanto la struttura in sé, quanto l'organizzazione e l'offerta dal punto di vista organizzativo e professionale. Organizzazione, personale, competenze, in altre parole, prima di nuovi muri.
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