Cessione Lgh ad A2a: in vendita le reti del gas di Cremona e Crema. Degli Angeli (M5S): "Ceduto il controllo pubblico, questi i risultati"
Con la cessione di Linea Group ad A2A, sebbene l'operazione sia sotto la lente della Corte dei Conti, cominciano a vedersi i primi risultati sul territorio. Cremona e Crema sembrano avere poco peso nell'ambito delle strategie finanziarie della holding milanese e si apprende che la società sarebbe in procinto di vendere le reti del gas del nostro territorio. A farlo sapere è il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Marco Degli Angeli, cremasco da sempre molto attivo su questo fronte.
"Dopo la batosta di ANAC ed il pressing di Corte dei Conti e Guardia di Finanza, che ormai solo gli "ultimi romantici" non si aspettavano, ora arriva direttamente quella di A2A nei confronti dei territori di LGH - commenta Degli Angeli -. Come abbiamo appreso da alcuni articoli di quotidiani di settore, le reti gas del territorio LGH, quindi le province di Cremona, Lodi e Pavia, sono state definite "non core" e pertanto saranno vendute".
Prosegue il consigliere regionale: "Capiamo che l'utilizzo di un inglesismo del linguaggio dei manager possa disorientare o illudere la classe politica locale, quindi meglio togliere ogni fraintendimento: A2A sta sbattendo in faccia ai nostri territori la dura realtà. Il territorio cremasco e cremonese, nelle strategie di sviluppo di A2A non sono centrali, bensì residuali. A2A venderà in area LGH (gli offerenti Ascopiave, ACEA, Iren o Italgas), mentre ovviamente non venderà le reti di Brescia e Milano. Da noi la multiutility preferisce vendere e incassare e, se "investirà", lo farà verosimilmente in linea con il piano energetico presentato qualche mese, ovvero puntando su inceneritori (altro che dismissione...) e biogas, per la gioia di tutti i cittadini".
A questo punto, osserva ancora il consigliere, "sarebbe stato forse meglio mettere tutto a gara con evedenza pubblica 6 anni fa, allargando la partecipazione anche a questi soggetti più piccoli e flessibili di A2A, con cui la nostra provincia avrebbe potuto dire ancora la sua e magari strappare condizioni migliori, invece che farsi assorbire da Milano e Brescia che ci trattano come periferia del regno".
In sostanza, quanto sta accadendo, secondo l'esponente del Movimento 5 Stelle dimostra chiaramente che "A2A comanda, decide e il territorio subisce scelte di chi ragiona (legittimamente per una Spa) solo per obiettivi di ritorno economico. Ecco il risultato di aver perso il controllo pubblico e averlo ceduto, nascondendosi dietro il termine "alleanza strategica". Come previsto, i nostri sindaci, amministratori, consigli comunali eletti ed i cittadini, in questo assetto di partnership (come la chiamano gli esperti), non contano niente. Subiscono".
"Ci domandiamo ora - conclude Degli Angeli - se i registi dell'operazione bocciata sonoramente da Anac avranno un minimo sussulto di fronte a questo fatto o verrà digerito, ringraziando pure per l'umiliazione".
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commenti
Pierpiero
6 dicembre 2021 08:03
È quanto ci meritiamo per non esser andati a protestare massicciamente quando si poteva ancora fermare tutto.
Spesso si governa contando sulla disorganizzazione e, a volte, l'indolenza del dissenso. Perché, cari amministratori pubblici, se il dissenso fosse organizzato, certe porcate non le avreste fatte.
Enzo
6 dicembre 2021 09:23
Già, ecco arrivare i doni di natale della fatina benefica nominata A2A. Sappiamo chi ringraziare della cessione di Lgh: il nostro immaginifico sindaco con i suoi spin doctors, la giunta targata Pd con annessi supporti sedicenti di sinistra, e la locale Lega. Possiamo ancora sperare in un salvagente della Corte dei Conti?