7 maggio 2025

Consegnato al Vescovo il registro di condoglianze predisposto in Prefettura dopo la morte di Papa Francesco. Nel volume anche molti messaggi e ricordi del Papa, anche da non credenti

Sono stati tanti i cremonesi che hanno voluto esprimere il cordoglio per la morte di Papa Francesco firmando il registro di condoglianze messo a disposizione dalla Prefettura di Cremona. Una iniziativa promossa in seguito alla proclamazione del lutto nazionale di cinque giorni deliberato dal Consiglio dei Ministri per la scomparsa del Sommo Pontefice Francesco e continuata sino al 26 aprile, giorno delle esequie del Papa. Mercoledì 7 maggio il registro è stato consegnato dal prefetto di Cremona Antonio Giannelli al vescovo di Cremona Antonio Napolioni in occasione di un incontro promosso proprio per l’occasione a Palazzo vescovile.

La vicinanza delle Istituzioni alla Chiesa cremonese era stata espressa anche in occasione della Messa in suffragio di Papa Francesco che il vescovo Antonio Napolioni aveva presieduto in Cattedrale nel pomeriggio del 22 aprile, cui proprio il prefetto Giannelli aveva preso parte insieme alle rappresentanze delle forze dell’ordine del territorio.

Nei giorni che sono seguiti alla morte del Papa in molti si sono recati presso gli uffici della Prefettura di corso Vittorio Emanuele II per manifestare in forma diretta il proprio cordoglio. Tante firma insieme anche ricordi personali e testimonianze di affetto e riconoscenza nei confronti di Francesco.

«Ringrazio la Prefettura di Cremona per questa iniziativa – il commento del vescovo Antonio Napolioni – e quanti hanno voluto ricordare così Papa Francesco: è un’ulteriore testimonianza di quanto Papa Francesco abbia saputo mostrarsi vicino alla gente. Ed è bello constatare anche come diversi dei messaggi di cordoglio siano stati scritti da persone che si dicono non credenti, o comunque non praticanti, ma hanno comunque apprezzato e voluto sottolineare alcuni aspetti di questo pontificato che ha voluto sempre una Chiesa fortemente in uscita e presente nelle periferie, anche quelle esistenziali».

https://www.diocesidicremona.it/


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