15 marzo 2022

Cremona capitale dell'inquinamento, seconda grande iniziativa in poche settimane: il 25 la protesta per le vie della città in bicicletta

Ritrovo venerdì 25 marzo alle 18 alla stazione dei pullman, di fronte alla Ciclofficina Sociale Lagaredesgars. Partenza alle 18.30. In occasione dello sciopero globale per il clima #peoplenotprofit, ecco la seconda grande iniziativa nel giro di pochie settimane contro il grave inquinamento ambientale a Cremona, seconda città per la pessima "qualità" dell'aria in tutta Europa. A questa nuova mobilitazione, che segue quelle del 5 febbraio scorso all'inceneritore e a Cavatigozzi (qui l'articolo) aderiscono Fridays For Future Cremona, Legambiente, No Spreco, Lagaredesgars, Filiera Corta Solidale, Stati generali dell’ambiente e della salute, comitato territoriale Arci Cremona e circoli, SOMS 1908, Cremona Pride. La lista è in continuo aggiornamento e altre realtà si uniranno.

"Cremona - spiegano i promotori - è la città più inquinata d’Italia per la presenza di particolato PM 2.5 nell’aria. Circondata da un’immensa pianura di monocolture e allevamenti intensivi, impianti industriali, cimiteri di cemento e distese d’asfalto si trova al centro di una delle zone più avvelenate d’Europa, seconda solo a Nowy Sacz, cittadina della Polonia. Mentre l’aria si fa sempre più irrespirabile e le patologie correlate allo smog aumentano anno per anno, il fiume Po lentamente si prosciuga e la biodiversità tipica del nostro territorio è a rischio. Intanto la speculazione sulla nostra salute e sulla Terra non esita a mostrarsi nei suoi aspetti peggiori, con progetti che mirano a ulteriore consumo delle risorse naturali, dando prova di una visione miope del futuro che appartiene a tutt* noi e alle generazioni che verranno, tradotta in una corsa sfrenata all’ultimo centimetro di suolo su scala globale dire no a tutto questo, anche noi aderiamo allo sciopero globale per il clima indetto da Fridays For Future per il 25 marzo".

"Percorreremo le principali arterie della città in bicicletta - proseguono -, mezzo simbolo degli stili di vita sostenibili, ribadendo che il mondo intero deve ascoltare i/le giovani che si battono per politiche che affrontino seriamente i temi dell’inquinamento e dei cambiamenti climatici. Abbiamo una casa sola, appartiene all’umanità intera e va difesa. Unisciti a noi. Porta luci, campanelli, vestiti catarifrangenti, cartelli… e qualsiasi altra cosa che serva per farci vedere il più possibile dalla cittadinanza!".

Questo il comunicato integrale di Fridays For Future Italia:

Fridays For Future Italia si sta preparando per il prossimo Sciopero Globale per il Clima del 25 marzo 2022 per chiedere che i paesi del Nord del Mondo garantiscano dei risarcimenti climatici alle comunità più colpite e che i leader mondiali smettano di fare discorsi pieni di greenwashing e intraprendano una vera azione per la salvaguardia del clima.

I risarcimenti climatici richiesti non sono beneficenza, ma fanno parte di un processo di giustizia trasformativa in cui il potere politico tornerà alle persone e alle comunità. Non dovranno essere concessi sotto forma di “prestiti”, ma di “finanziamenti”, come una risposta alle richieste delle comunità indigene ed emarginate; per restituire le terre alle comunità, dare risorse a quelle più colpite dalla crisi climatica affinché possano adattarsi e compensare le perdite e i danni. Per una ridistribuzione della ricchezza globale, della tecnologia e dell’informazione, e del potere politico dal Nord globale al Sud globale e dall’alto al basso.

“Siamo stanchi di sentire le bugie scritte ad hoc dai pubblicitari delle multinazionali del fossile e dai governi che le sostengono. Questa volta scenderemo in piazza non solo per presentare le nostre richieste, ma per creare sistemi più ampi basati sull’amore, l’empatia e la cura delle nostre comunità che metteranno al primo posto la cura delle persone piuttosto che il denaro. Ci riuniremo il 25 marzo 2022 sotto l‘hashtag #PeopleNotProfit e continueremo a riunirci per la nostra visione condivisa di un pianeta migliore che sia equo verso tutti i suoi abitanti.” Spiega Martina Comparelli di Milano, una dei portavoce del movimento italiano.

“I leader mondiali di oggi devono permettere all’umanità e agli ecosistemi in generale di riprendersi dai traumi del presente e del passato che sono tuttora inflitti dagli stessi sistemi basati sull’avidità che hanno incoraggiato la schiavitù, il genocidio, l’ecocidio e il colonialismo”, ha affermato Ina-Maria Shikongo, dalla Namibia.

In Italia, come nel resto del mondo, tutti i cittadini sono invitati a scendere in piazza per far arrivare queste parole e queste rivendicazioni ad una classe politica che tuttora sembra totalmente ignara della reale gravità della crisi climatica.

Ulteriori dettagli saranno forniti prossimamente sui canali di comunicazione del movimento italiano.

Per maggiori informazioni sugli scioperi globali è possibile consultare fridaysforfuture.org/March


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