5 febbraio 2022

La battaglia contro l'inquinamento parte dal basso e non ha colore politico: in tanti ai flash mob all'inceneritore e a Cavatigozzi

Due luoghi emblematici: l'inceneritore di Cremona e Cavatigozzi, la frazione a poca distanza dai principali insediamenti industriali cremonesi. E' qui che nel primo pomeriggio di oggi, in due tappe, alle 14 e alle 15, i comitati ambientalisti e molti cittadini hanno voluto tenere due flash mob (ribattezzati "flash smog" per evidenti ragioni) per protestare e al tempo stesso sensibilizzare l'opnione pubblica sulla grave situazione che caratterizza Cremona dal punto di vista ambientale, nell'indifferenza e nell'inerzia delle istituzioni.

Davvero notevole la risposta alla chiamata in difesa dell'ambiente, in particolare al presidio a Cavatigozzi, con molti esponenti di comitati e associazioni, ma soprattutto molti cittadini "comuni". "Una partecipazione eccezionale - commenta Marco Pezzoni, coordinatore degli Stati Generali Clima Ambiente Salute di Cremona -. Sono arrivate moltissime persone un po' da tutta la provincia, molti in bicicletta, e noto con piacere che hanno partecipato all'iniziativa moltissimi giovani. A Cavatigozzi siamo almeno 150 persone: credo che qui non si sia mai vista una mobilitazione di questa portata negli ultimi anni".

Tra le forze politiche che hanno voluto partecipare, il Movimento 5 Stelle con l'ex ministro Danilo Toninelli, il consigliere regionale Marco Degli Angeli e il consigliere comunale Luca Nolli, poi esponenti di Articolo 1 e Rifondazione Comunista. Importante anche la presenza di altri concittadini non riconducibili a schieramenti di centrosinistra o di sinistra, a testimoniare che l'attenzione per l'ambiente non deve avere alcun colore politico. Ad entrambi i flash mob ha partecipato, insieme ad alcuni amici, Fabio Bertusi, politico noto in provincia di Cremona ed esponente del centrodestra. "Il problema è serio e credo sia giusto metterci la faccia - ha detto Bertusi -. Dichiarato dall’OMS come uno dei rischi più grandi per la nostra salute, l’inquinamento dell’aria è un problema da non sottovalutare. La qualità dell’aria di Cremona risulta essere fra le peggiori d’Europa. Un dato allarmante che deve ricevere doverose risposte dalle principali Istituzioni. Non un tema di parte ma una seria questione che deve essere affrontata con azioni concrete nell’interesse della salute di tutti. La sensibilità ambientale deve essere diffusa anche “scendendo in piazza”, facendola conoscere alle persone “più distratte” perché è importante difendere e tutelare l’ambiente. I cittadini meritano trasparenza su molti argomenti: si deve aprire un serio dibattito, nessuno deve sottrarsi a questa responsabilità. Non dimenticando soprattutto che le principali azioni da mettere in campo partono da ciascuno di noi".

Presente a Cavatigozzi anche Michel Marchi, sindaco di Gerre. "Quando si parla di ambiente - dichiara Marchi - non possiamo ragionare a compartimenti stagni e i Comuni devono agire sinergicamente tra loro. Per questo oggi viene colto ancora maggiormente il silenzio della Provincia, ancora molto importante in materia ambientale. Stiamo ancora attendendo, per esempio, gli sviluppi sui fanghi WTE. Oggi non si tratta di puntare il dito contro qualcuno ma è il momento di attuare politiche specifiche a tutela del nostro bel territorio, in sinergia tra pubblico e privato".

E d'altra parte, per rendersi conto di quanto sia pressante il tema ambientale a Cremona, è sufficiente scorrere le cronache degli ultimi mesi. Qui abbiamo un inceneritore, insediamenti industriali, allevamenti intensivi, autostrade e aziende che hanno inquinato o stanno inquinando la falda (Tamoil e Vernisol su tutte). Non è certo un caso che Cremona compaia regolarmente in cima a tutte le indagini, analisi, statistiche sulla pessima qualità dell'aria. L'ultimo report in ordine di tempo è quello di Legambiente, realizzato su dati del 2021, che vede la nostra città al primo posto in Italia insieme a Venezia per l'altissima concentrazione di polveri ultrasottili, le cosiddette Pm 2,5 (qui l'articolo).

L'iniziativa dei comitati fa capo alla mobilitazione per l'aria pulita promossa dalla Rete Ambiente Lombardia in contemporanea in svariate città della regione: oltrea Cremona, Milano, Brescia, Varese, Lecco. A Cremona il primo appuntamento era alle ore 14 in via Tavernazze tra l'inceneritore San Rocco e l'autostrada Pc-Cr-Bs. Il secondo era alle ore 15 alla rotonda di Cavatigozzi in via Milano, adiacente alla nuova  palestra. 

"Sono stati scelti questi luoghi - hanno spiegato i comitati ambientalisti - anche per ricordare che si tratta di infrastrutture, aree e impianti già individuati come possibili cause di grave inquinamento dell'aria dall'indagine epidemiologica avviata dall'ATS Valpadana e ancora incompiuta. Condividiamo l'Appello di Rete Ambiente Lombardia su change.org dal titolo "Apriti cielo. Ripuliamo l'aria che respiriamo" che chiede alle Istituzioni locali e regionali di intervenire sulle cause dello smog. I dati dell'Oms riportano un elevato numero di decessi in età pediatrica, circa 500mila l'anno, attribuibili agli effetti diretti e indiretti dell'inquinamento: primo fra tutti, la precoce esposizione sin dalla gravidanza”. 

I COMITATI ADERENTI - Per il cremonese hanno aderito all'iniziativa il circolo VedoVerde di Legambiente al WWF, Italia Nostra, gruppo cittadini di Cavatigozzi, Comitato di Condotta Slow Food, Filiera Corta Solidale, Andiamo Oltre,  Comitato No Autostrade Cr-Mn e Ti-Bre, Comunità Laudato Sì di Cremona e Casalmaggiore, Pax Christi, Salviamo il Paesaggio, CreaFuturo, gruppo ecologico El Muroon di Sospiro, Comitato Salviamo il Salvabile di Pieve d'Olmi, Amici di Emmaus ODV, circolo Arci di Persichello, gruppo Biancospino di Spinadesco, circolo ArciBassa di Gussola, giovani del gruppo ambiente del Megafono collegati ai Fridays For Future, No Triv Lombardia, Forum delle idee al Movimento Federalista Europeo sezione di Cremona. Ha aderito anche Vivambiente onlus di Castelnuovo Bocca d'Adda.

Nelle foto in alto a scorrimento, il doppio flash mob. Foto Gianpaolo Guarneri - Studio B12

Federico Centenari


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commenti


Piero

5 febbraio 2022 16:34

Scusate, non sono del posto, mi potreste indicare qual è il principale insediamento industriale cremonese a poca distanza da Cavatigozzi?

Federico

5 febbraio 2022 17:17

L'acciaieria Arvedi, come sa bene. Ma, come sa altrettanto bene, non è il solo insediamento industriale in questa zona e qui non si tratta di fare una crociata contro qualcuno, bensì affrontare un tema complesso e non riconducibile a una sola sorgente.

Anna L. Maramotti Politi

6 febbraio 2022 00:16

Un grande grazie a chi ha potuto partecipare ed è stato testimone anche di chi era impossibilitato a presenziare. E' stato umiliato il nostro ambiente, è stato offeso il nostro paesaggio, ma soprattutto non c'è rispetto per la vita. Se sparare a caso è atto colpevole, mi chiedo se creare condizioni fortemente insalubri non sia altrettanto un atto da ritenersi altrettanto colpevole. Carlo Maria Martini parlava di "peccati collettivi", l'inquinamento forse non è fra questi il più grave?

Alberto C

6 febbraio 2022 10:05

Mi piacerebbe partecipare alle prossime manifestazioni, c'è un qualche sito internet o luogo fisico dove approfondire e avere ulteriori informazioni sulle vistre attività?