Cremona, la stazione fuori controllo: spaccio, sala d’attesa trasformata in dormitorio e mancanza di ogni comfort. I pendolari sempre più esasperati anche dai ritardi
Un disastro. E’ sempre più disastro la situazione all’interno della stazione ferroviaria di Cremona, soprattutto nelle primissime ore del mattino. Tanti e molteplici i problemi che non si riescono a risolvere, ammesso che ci sia la volontà di farlo. Il primo e più cocente è quello di un continuo uso di sostanze stupefacenti portato avanti da giovani che poi viaggiano sui treni pendolari. In gruppo o singolarmente si fermano nei sottopassi a consumare spinelli. Ma non solo questo, spesso, avviene anche sui convogli. Caso emblematico i treni in partenza per Brescia dove questi episodi accadono ormai con cadenza quotidiana. Neppure il personale di bordo di Trenord riesce a rimediare a questi episodi, attanagliato dal timore che un qualsiasi intervento possa scatenare la violenza: cosa per altro accaduta solo la scorsa settimana sulla linea gemella per Treviglio. Lì un controllore è stato pesantemente aggredito da un gruppo di giovani. Sta di fatto che in molti casi l’odore bruciato di marijuana si diffonde in tutta la carrozza viaggiante. Di questo i pendolari sono esausti anche perché è evidente che non esistono, in quegli orari, controlli da parte delle forze dell’ordine nè del personale della Polfer che prende servizio ore più tardi. Si teme sempre che la situazione possa degenerare. Non solo. Anche la situazione a terra è assolutamente complicata. L’unica sala d’attesa è trasformata in un vero e proprio dormitorio pubblico. Persone si stendono sulle vecchie panche di legno ed è così precluso potersi sedere in attesa del treno in particolar modo in queste mattine dove le temperature si sono sensibilmente abbassate e il freddo inizia a mordere. Bivacchi anche fuori dalla stazione. Senza tetto si sdraiano a dormire accanto ai locali delle Poste. Tutto intorno restano, all’alba, rifiuti di ogni genere.
Resta incredibilmente ancora un mistero la mancata riapertura del bar. Potrebbe essere , oltre che un punto di ristoro, anche un presidio di sicurezza.
La sciatteria ormai è di casa. Anche sul piazzale antistante e nei giardini gli episodi di spaccio e di piccola criminalità è all’ordine del giorno. E senza che alcuno possa muovere un dito per risolvere queste gravi criticità. E intanto chi paga è sempre e solo il semplice cittadino.
Oltre a tutto ciò non mancano i classici disagi a cui i passeggeri sono sottoposti quotidianamente. Proprio questa mattina si sono verificati forti disagi sulla linea ferroviaria per Milano. I pendolari del Casalasco hanno dovuto ricorrere ai pullman perché Trenord ha cancellato la tratta Bozzolo-Cremona del treno 2158, poi partito da Cremona con oltre mezz’ora di ritardo senza attendere l’arrivo dei viaggiatori trasferiti sui bus. Molti sono quindi saliti sul diretto 10656 delle 7.41, anch’esso però in ritardo di 25 minuti. Disagi anche sulla Cremona-Treviglio, già colpita dalla soppressione del 10606.
Il 2158 era inizialmente guasto: prima si era pensato di farlo partire da Piadena con bus sostitutivi, poi da Cremona, ma i pullman non sono arrivati in tempo. Il treno è partito già in ritardo e, tra incroci e rallentamenti, ha accumulato fino a 35 minuti. Anche il 2156 ha raggiunto Milano con circa un quarto d’ora di ritardo.
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commenti
Innominato.
27 novembre 2025 09:54
Treni allo sfascio grazie a Salvini
Stazioni idem e il Questore c'è a Cremona ?
Anna L.Maramotti Politi
27 novembre 2025 10:23
Fai il.paio con l'ospedale Ma è solo una percezione! Purtroppo però,alla percezione corrispondono i fatti
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