30 ottobre 2025

Dati sanitari a rischio, Piloni (Pd): “Solo 4 applicativi su 20 sicuri. Regione fissi standard a prova di bomba”

Ieri mattina in commissione Bilancio del Consiglio Regionale è stato affrontato il tema della sicurezza dei dati personali dei cittadini in ambito sanitario

"Un incontro chiesto da noi – sottolinea il consigliere regionale del Pd Matteo Piloni - con l'assessorato al Welfare e Aria Spa, dopo l'attacco hacker di inizio mese e che ha visto la fuoriuscita di dati dei pazienti lombardi da una piattaforma in uso a diversi medici di medicina generale".

"Una sottrazione di dati da parte di una organizzazione criminale che ha portato a tentativi di truffa, in questo caso di phishing, nei confronti di ignari cittadini a cui venivano avanzate richieste di denaro molto circostanziate, grazie all'uso di dati sottratti in modo fraudolento – spiega Piloni -. Gli SMS che molti stanno ricevendo in questi giorni sono il risultato di quell'attacco. SMS che ho ricevuto anch'io."

"Dall'incontro di oggi è emersa una situazione molto preoccupante – riferisce il consigliere -: dei 20 applicativi in uso in Lombardia solo 4 o 5, secondo l'assessorato guidato da Bertolaso, hanno tutte le caratteristiche di sicurezza informatica necessarie".

"Il punto sta tutto qui – rimarca Piloni -: un sistema informatico privato che dialoga con un sistema informatico pubblico, peraltro così prezioso, deve avere caratteristiche di sicurezza pari a quello pubblico. Ma così non è! Perché la Regione, attraverso Aria, non è in grado di mettere a disposizione dei medici di medicina generale un applicativo pubblico valido come quelli privati a cui oggi i professionisti si rivolgono per tenere i contatti con i pazienti?"

 "Nulla contro le app private, ma la Regione deve imporre uno standard di sicurezza a prova di bomba. Ed è ciò che abbiamo chiesto e chiederemo fino a che non lo otterremo – conclude Piloni - I dati sanitari dei cittadini lombardi devono essere protetti meglio e non può essere l'ennesimo attacco hacker a svelare che ci sono grosse falle nel sistema informatico regionale".


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