12 settembre 2025

Denuncia per furto del cellulare nel bar di Cella Dati, l'avvocato Halili: "Nessuna volontà di rubare, solo un gesto di superficialità. Dettagli da chiarire"

“Ci sono ancora molti dettagli da chiarire sulla volontà, da parte del mio cliente, di mettere in atto il furto del telefonino che gli viene attribuito dagli inquirenti. A partire dal fatto che lo stesso apparecchio telefonico era stato abbandonato e non sottratto con l’inganno o con la violenza dal legittimo proprietario”.  Lo dice l’avvocato Anila Halili, del foro di Cremona, che difende il 43 enne che è stato denunciato dai carabinieri perché ritenuto responsabile del furto di un telefono cellulare all’interno di un esercizio pubblico nel comune di Cella Dati.

Questi i fatti: un cliente del bar ha bisogno di recarsi in bagno, dove appoggia il cellulare su un muretto ma si dimentica di riprenderlo una volta uscito dal bagno stesso. Quando si accorge della dimenticanza, torna nel locale per cercare il telefono, che però è già sparito. Chiede allora al bancone se qualcuno aveva consegnato l'apparecchio ritrovandolo in bagno ed alla risposta negativa, scatta la chiamata ai Carabinieri che, incrociando i dati delle telecamere di sorveglianza con i dati di geolocalizzazione del telefono, gli uomini dell'Arma lo avevano prontamente rintracciato a Gussola, nelle mani dell'unico uomo entrato nel bagno del bar di Cella dopo il proprietario del telefono. Era pertanto scattata la denuncia.

“La persona che ha denunciato il furto ha ammesso di aver dimenticato lui stesso l’apparecchio sul muretto del bagno del bar e che solo dopo qualche tempo si era accorto di essersi distratto e di essere ritornato sul luogo della dimenticanza. Nel frattempo, il mio cliente era entrato nello stesso bagno, trovando il cellulare ma non mettendo in atto azioni che potessero non farlo ritrovare e utilizzarlo successivamente”.

Infatti, -spiega il legale-, l’apparecchio è rimasto acceso e gli inquirenti lo hanno ritrovato applicando il sistema di gps. A quel punto il mio cliente, rintracciato dai carabinieri, lo ha restituito senza problemi e senza vantarne alcuna la proprietà”.

“Sono tutti dettagli che nel momento in cui si celebrerà un eventuale processo porterò davanti al giudice. Può esserci stato un atto di superficialità nel non averlo rimesso nelle mani dell’esercente in attesa del legittimo proprietario , ma non di certo la volontà di rubare visto che nel momento del ritrovamento il telefono non aveva alcun proprietario”.


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