Rottura tra dirigenza dell'Ospedale e sindacati: i vertici ASST arrivano in ritardo a un incontro e chiudono al confronto. Le parti sociali se ne vanno
Dopo la clamorosa assenza del direttore generale dell'Ospedale all'incontro di sabato in Comune sul futuro di Area Donna (qui l'articolo), lo strappo con i sindacati. Clima tesissimo tra i vertici dell'ospedale di Cremona e le parti sociali, con i vertici dell'azienda ospedaliera che si presentano in ritardo ad un incontro e chiudendo al confronto.
E' quanto riferiscono tutte le sigle sindacali ospedaliere in una nota stampa inviata stamattina. "Una storica citazione recita: “a pensar male del prossimo si fa peccato, ma si indovina” - scrivono i sindacati -. Mai parole furono più vere per descrivere l’ennesimo scempio che si è consumato all’incontro sindacale in programma ieri, 22/03/2022. All’ordine del giorno dell’inaspettata convocazione, giunta in data 07/03/2022 da parte della Direzione della A.S.S.T. di Cremona, la “riorganizzazione interna del modello assistenziale in esito all'avvio, dal 1/4/2022, dell'appalto del servizio di supporto assistenziale per le UU.OO. di Medicina Generale dell'Azienda (sedi di Cremona ed Oglio Po)”.
Proseguono i sindacati: "Dopo mesi di stato d’agitazione, proclamato conseguentemente alla scellerata e ampiamente contestata decisione da parte dell’Azienda di esternalizzare (privatizzare) il servizio O.S.S. di due reparti “pilastro” ospedalieri, con senso di responsabilità le Organizzazioni Sindacali del comparto hanno deciso di presenziare all’appuntamento, fissato dalle ore 16.30 alle ore 18.30. Nonostante questa Amministrazione abbia più volte dimostrato di agire in sfregio al corretto esercizio delle relazioni sindacali e di essere scarsamente propensa al dialogo, nonché al confronto serio e costruttivo con le parti sociali, eravamo fiduciosi che si potessero creare, finalmente, le condizioni per assumersi degli impegni reciproci proficui e riprendere quindi le trattative".
"Purtroppo - aggiungono i sindacati -, abbiamo avuto l’ennesima conferma che “al peggio non c’è mai fine” e che la Direzione della A.S.S.T. di Cremona sta continuando a mancare di rispetto, in modo assolutamente deplorevole, non solo alle Organizzazioni Sindacali, ma soprattutto alle lavoratrici, ai lavoratori ed anche alla cittadinanza".
I fatti, così come riportati dalle parti sociali: "La delegazione trattante si è presentata all’incontro non solo in ritardo, ma dichiarando in premessa che i tempi per affrontare le numerose tematiche sul tavolo erano contingentati e limitati (a causa di altri impegni, probabilmente ritenuti più importanti...) facendo intendere, di fatto, che non ci sarebbe stato alcun tipo di confronto, ma solo una (lapidaria) “comunicazione formale”. Ritenuto totalmente inaccettabile questo comportamento oltraggioso e ingrato, le Organizzazioni Sindacali presenti, unitamente alla R.S.U. Aziendale, hanno deciso di lasciare l’Aula Magna in segno di protesta".
Pertanto, concludono i sindacati, "rimane in essere lo stato d’agitazione (congelamento delle relazioni sindacali) e proseguiranno i presidi di mobilitazione, oltre ad ogni iniziativa utile per difendere la Sanità Pubblica e rivendicare diritti, giustizia, ma soprattutto considerazione e dignità".
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commenti
Anna
23 marzo 2022 10:12
...era solo questione di tempo...tutti i nodi vengono al pettine. Dirigenti nominati, messi li' per non fare gli interessi dell utenza ma chi lo sa di chi?!?! E la ragnatela imobilizzante SI INGRANDISCE INESORABILMENTE. Lavoratori ormai paragonati a matite. Decadenza della sanita' e della dignita'. Cari DIRETTORI SIETE INDEGNI DI RICOPRIRE IL RUOLO AFFIDATOVI NON SI SA DA CHI...?!?! "siamo all italia disse la frutta".
Pasquino
23 marzo 2022 18:44
Cosa potersi aspettare da un personaggio simile messo a capo sappiamo da chi assolutamente non in grado non solo di gestire per il meglio ma forse neppure di comprendere le reali necessità esigenze e che dovrebbe sapere programmare il futuro della città e del territorio ! Quel che è peggio sino i partiti i loro assurdi rappresentanti che appoggiano il nuovo spedale senza neppure sapere come sarà programmato a cosa risponderà ecc ecc per molti basta spendere e forse anche introitare ?
michele de crecchio
24 marzo 2022 15:07
Soprattutto negli ultimi decenni, intere generazioni di amministratori cremonesi, pur operando in condizioni spesso difficilissime, la migliore possibile gestione di quel servizio che stava in passato in cima alle preoccupazioni dei loro migliori amministratori
Temo che quello che stiamo attraversando a Cremona sia uno dei peggiori tra i periodi che la sanità locale abbia dovuto affrontare negli ultimi tempi,
Busi Elda
26 marzo 2022 14:54
Veramente vergognosa la gestione e il comportamento. Cosa si aspetta a mandarli a casa? L'ospedale nuovo? Così avremo dei muri bellissimi e un disastro nei reparti. Ci curerà no i muri?
Delia
28 marzo 2022 07:00
Siamo in mano a degli affaristi e non alla sanità pubblica .. non abbiamo più nessun diritto tanto che in caso di necessità o paghi (chi può) o spero nella buona stella.... DELUDENTE TUTTO