22 marzo 2022

Graziano Bossi, benzinaio di Trescore: "Prezzi alle stelle ma il mio guadagno è di 3 centesimi al litro"

Benzinaio, o meglio, per sua stessa definizione Benzivendolo da una vita, Graziano Bossi, in quel di Trescore Cremasco (paese in provincia di Cremona, a pochi minuti da Crema, nella Bassa Lombardia), continua la tradizione di famiglia, iniziata tanti anni fa dai nonni e gli zii, gestendo, o meglio animando: Graziano è un vero e proprio personaggio impegnato, un distributore di benzina. Su "Cremonasera" aveva fatto scalpore quando denunciò il fatto che il boom dei prezzi dei prodotti petroliferi fosse dovuto alla guerra, alla crisi petrolifera ma anche alle pesanti accise. Adesso l'intervista a "Cronaca Vera" nella quale Bossi ribadisce quanto ci aveva dichiarato. 

Da piccolo sognavi di fare il benzinaio?

Non avevo sogni, mai stato un sognatore.

Non è un semplice chiosco il tuo, vero?

Oltre all’attività di somministrare carburanti con mia sorella Roberta vendo, noleggio e riparo biciclette tradizionali ed elettriche. E diversificare ci ha aiutato assai.

Già, sfatiamo un luogo comune i prezzi di benzina e gasolio sono alle stelle, ma voi benzinai non guadagnate tanto, giusto?

Risposta esatta, il mio guadagno è sempre e solo di 3 centesimi al litro, indipendentemente dai continui aumenti. Le spese invece crescono.

E perché  quando si alza il prezzo del petrolio, il carburante aumenta subito?

Bisognerebbe chiederlo alle compagnie petrolifere, le uniche a decidere ogni cosa, aumenti compresi e a guadagnarci. Se oggi fare il pieno è un salasso, la colpa non è della guerra, ma appunto delle compagnie che speculano. Giovedì scorso 10 marzo è una data che non dimenticherò mai: per ben tre volte, il computer nel mio ufficio, aperto, acceso sulla pagina dedicata della mia compagnia di riferimento, per ben tre volte i prezzi di gasolio e benzina hanno subito aumenti. Ho chiamato subito l’ispettore della mia zona, chiedendo se ci fossero problemi sul sistema: mi ha risposto che era tutto Ok e di preparami ad altri aumenti.

E chi dovrebbe intervenire per far abbassare questi benedetti, ehm… maledetti prezzi? E cosa bisognerebbe fare?

Viviamo una situazione eccezionale? Allora servono immediatamente risposte epocali: il governo può e deve eliminare qualche accisa e ritoccare al ribasso l’Iva.

Solo in Italia ci sono tali balzelli, in Europa è diverso; quindi dato che i nostri politici si riempiono la bocca dicendo che dobbiamo uniformarci agli altri paesi europei, poiché non si inizia ad allinearci agli altri strati togliendo le accise sui carburanti, imposte che rappresentano introiti per chi ci governa?

Cosa dicono automobilisti, motociclisti e camionisti?

Mi conoscono, sanno chi sono e non se la prendono con me i miei clienti tartassati, ma iniziano a essere stanchi e nauseati da questa situazione. Ripeto: urgono sostegni e tagli mirati per agevolare i consumi della gente comune, l’esasperazione non va mai bene e non aiuta il circolo ordinario dei soldi.

Le vostre associazioni di categoria cosa dicono?

Per il momento la proposta è quella di spegnere le luci in segno di protesta: ma noi le spegniamo comunque per limitare i costi, razionalizzare i consumi.

Così parlò Graziano Bossi, benzinaio cremasco e Benzivendolo d’Italia, personaggio del fare e impegnato, con varie esperienze in passato nel mondo dell’associazionismo. 

 

Stefano Mauri


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