Inceneritore, fino al 2029 di chiusura non se ne parla nemmeno. In compenso A2A investirà molto sul biometano nel Cremonese
Chiusura dell'inceneritore? Non se ne parla. Almeno fino al 2029, data di scadenza della concessione. In compenso si punta molto sul biomentano e si confermano investimenti complessivi per 330 milioni di euro per il decennio a beneficio del territorio cremonese.
Questo, in estrema sintesi, quanto emerso dalla lunga riunione odierna dell'Ufficio di Presidenza, ossia i capigruppo in Consiglio (dalle 17 alle 19.30) alla presenza del sindaco Gianluca Galimberti e del rappresentante di A2A, Claudio Sanna. Oggetto dell'incontro, “Ricadute sul territorio cremonese del piano industriale A2A”.
A2A ha dunque confermato il piano di investimenti per il Cremonese (330 milioni per il decennio), con una parte corposa destinata alle bioenergie, ossia al biometano, per la produzione del quale è in corso un rafforzamento dei rapporti con il mondo agricolo. Per il resto, nessuna ipotesi di chiusura anticipata dell'inceneritore e svariati altri progetti in campo, sebbene ancora molto vi sia da fare dal punto di vista concreto.
Secondo il capogruppo del Pd, Roberto Poli, dall'incontro è emersa la conferma della volontà di investire su Cremona da parte di A2A. "Investimenti importanti - ha detto Poli - sono stati confermati sul nostro territorio, in particolare sul fronte delle bioenergie, anche nell'ottica di una autonomia e di una sostenibilità economica oggi come oggi ancora più necessarie".
"Dai progetti avviati - ha aggiunto il capogruppo del Pd - esce la conferma di importanti operazioni per il nostro territorio anche dal punto di vista della riduzione dell'inquinamento. Certo, sarà necessario costruire alternative al teleriscaldamento alla scadenza fissata (per l'inceneritore; ndr) del 2029".
Di quadro in chiaroscuro ha parlato invece il capogruppo di Forza Italia, Carlo Malvezzi. "E' stata una prima restituzione - ha commentato - dell'attività di A2A. L'attività si concentra maggiormente sul biometano, perché genera un maggiore interesse sul piano economico e rappresenta un'alternativa al metano".
A fronte di altri progetti ancora da definire (allo studio impianti per generare ammendanti attraverso le alghe e impianti di trattamento dei fanghi), resta sullo sfondo l'incognita inceneritore. "L'autorizzazione - ha commentato Malvezzi - scade nel 2029 ma non è stata detta nemmeno una parola sull'eventuale dismissione dell'impianto prima di questa data. Il termovalorizzatore non è neppure all'ordne del giorno per A2A e questo mi fa pensare che non ci sia alcuna volontà di dismissione dell'impianto".
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commenti
Nicolini Gualtiero
9 aprile 2022 16:08
Ottimo con i livelli di inquinamento che abbiamo ! Complimenti a chi di dovere