ISMEA approva il Contratto di Filiera del Consorzio Agrario di Cremona: 40 milioni di euro per la sostenibilità agro-zootecnica
Il Consorzio Agrario di Cremona ottiene un riconoscimento strategico: ISMEA, l'ente vigilato dal Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, ha convalidato ufficialmente il piano di investimenti "Lattogeno Farm", presentato attraverso un Contratto di Filiera nell'ambito del PNRR – Misura M2C1 – I 3.4 finanziato dall'Unione Europea – Next Generation EU.
Il progetto, del valore complessivo di circa 40 milioni di euro (di cui 20 milioni a carico del Consorzio), coinvolge 18 aziende agricole e il Dipartimento DICATAM dell'Università degli Studi di Brescia, avvalendosi della professionalità del Professor Gianni Gilioli Presidente dei corsi di laurea in scienze e tecnologie agrarie, con l'obiettivo di dare vita a una filiera agro-zootecnica sostenibile e altamente innovativa.
Il progetto segna una svolta green per l'agroalimentare cremonese. Al centro del piano vi è la creazione di una filiera agro-zootecnica dal campo alla stalla, con la produzione di una nuova linea di mangimi certificati ISCC Plus a ridotta impronta carbonica, denominata Lattogeno Sostenibile CFP. Il mangime verrà destinato all'alimentazione del bestiame delle aziende zootecniche coinvolte, che a loro volta adotteranno pratiche innovative per incrementare il benessere animale, ridurre le emissioni e rafforzare la sostenibilità ambientale in ogni fase della produzione.
Gli investimenti del Consorzio – molti dei quali già avviati – puntano a una profonda riduzione della Carbon Footprint, grazie a interventi mirati:
- la realizzazione di un scalo ferroviario interno al Porto Canale di Cremona, che consentirà di trasferire gran parte dei trasporti a lunga percorrenza dalla gomma alla rotaia elettrica, abbattendo del 55% le emissioni di CO₂ e azzerando le emissioni dirette di trasporto;
- la sostituzione di macchinari energivori con attrezzature di nuova concezione più efficienti e a minore impatto ambientale;
- nuovi impianti di macinazione e automazione nei siti produttivi di Cremona Porto Canale e Ca' d'Andrea, capaci di ridurre i consumi energetici fino al 40% e di ottimizzare le lavorazioni;
- linee di confezionamento automatizzate e strumenti di analisi all'avanguardia per garantire qualità e sicurezza lungo tutta la filiera.
L'intero programma non si limita a migliorare la produttività delle aziende agricole, ma ridisegna la logistica della filiera. Il passaggio strategico dal trasporto su gomma a quello ferroviario ridurrà drasticamente i costi e renderà più efficace il processo di approvvigionamento, consentendo al tempo stesso di immettere sul mercato un prodotto certificato, sostenibile e competitivo.
"Il riconoscimento ministeriale rappresenta un passaggio fondamentale per il nostro Consorzio e per tutte le aziende coinvolte" – dichiara Giannenrico Spoldi, Presidente del Consorzio Agrario di Cremona – "Con questi investimenti non solo rafforziamo la competitività delle nostre imprese, ma dimostriamo che è possibile coniugare innovazione, sostenibilità e responsabilità ambientale, aprendo la strada a una filiera agro-zootecnica più moderna e più verde."
Distribuito tra aziende situate in Lombardia (74,6%), Veneto (22,8%) ed Emilia-Romagna (2,6%), il progetto "Lattogeno Farm" conferma il ruolo del Consorzio Agrario di Cremona come punto di riferimento e coordinatore di una filiera interregionale capace di generare benefici concreti per agricoltori, imprese e territori.
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