22 febbraio 2023

Pendolaria 2023: tra le peggiori linee del Paese c'è la Brescia-Casalmaggiore-Parma. Ritardi, infiltrazioni d'acqua nei vagoni, materiale rotabile vecchio, stazioni degradate

Tra le peggiori linee ferroviarie della penisola c'è la Brescia-Casalmaggiore-Parma. La denuncia impietosa arriva dal rapporto Pendolaria 2023 di Legambiente, in cui fa il punto sul trasporto su ferro in Italia – indietro rispetto agli altri Paesi europei – con un’analisi sul presente e futuro di questo settore.

La Brescia-Casalmaggiore-Parma è tra le linee con materiale ferroviario più vecchi di Lombardia e Emilia-Romagna e con una scarsa offerta di treni, si legge nel rapporto. Lunga 92 km, la linea gestita da Trenord viene percorsa a soli 46 km/h di media e vede il passaggio di meno di 30 treni giornalieri (neppure un treno l’ora durante l’arco della giornata); il materiale rotabile è tra i più vecchi della Lombardia e dell’Emilia-Romagna, con infiltrazioni di acqua nei vagoni e costanti ritardi, in special modo per i convogli della mattina e quindi quelli dei pendolari, con soppressioni per guasti e sovraffollamento delle carrozze. Anche molte delle stazioni si trovano in uno stato estremo di degrado. 

Un quadro quello di Pendolaria 2023 abbastanza preoccupante su cui, per superare ritardi e problemi, è necessario accelerare il passo avviando una vera cura del ferro. Per questo per Legambiente è fondamentale che il tema dei pendolari e del trasporto su ferro diventi davvero una priorità per il governo Meloni, prevedendo maggiori risorse economiche pari a 500 milioni l’anno per rafforzare il servizio ferroviario regionale (per acquisto e revamping dei treni) e 1,5 miliardi l’anno per realizzare linee metropolitane, tranvie, linee suburbane. Si tratta complessivamente di 2 miliardi di euro all’anno fino al 2030, recuperabili dal bilancio dello Stato specialmente all’interno del vasto elenco di sussidi alle fonti fossili.

Per quanto riguarda il raddoppio della linea Codogno-Piadena-Mantova il costo stimato è di 1.320 milioni di euro, già disponibili ci sono 615 milioni e da trovare altri 705 milioni. Il progetto prevede, per fasi, il raddoppio della tratta Codogno - Cremona - Mantova. La prima fase prevede il raddoppio della tratta Piadena - Mantova per un’estensione complessiva di circa 34 km caratterizzato dalla realizzazione di una nuova sede a doppio binario in variante tra Piadena e Bozzolo e in stretto affiancamento al binario esistente nella restante parte. La seconda fase riguarda il raddoppio della tratta Codogno - Piadena di circa 50 km. Gli interventi del raddoppio consentiranno, a regime, l’aumento della regolarità della circolazionegrazie anche all’eliminazione dei passaggi a livello pubblici e privati e la riduzione dei tempi di percorrenza dei treni. Per il completamento dell’opera è stata nominata Commissaria Straordinaria di Governo Chiara de Gregorio. I vantaggi del raddoppio sono: aumento della capacità teorica ammessa sulla linea dagli attuali 4 treni/h a 10 treni/h nei due sensi di marcia con una riduzione dei tempi di percorrenza..

Prosegue invece il miglioramento della flotta dei treni. Pendolaria 2023: in Lombardia, che ha la flotta più grande d’Italia, l’età media dei treni scende a 15,8 anni grazie all’immissione dei nuovi treni “Caravaggio” a due piani, i “Doninzetti” e i “Colleoni” (treni diesel), ma continua a pesare in particolare il divario generazionale: oltre il 40% ha una media di oltre 35 anni, mentre circa il 45% è composto da treni nuovi (con una media di 5 anni). I rotabili del programma di acquisto deliberato nel 2017, attualmente in corso e che conterà complessiamente 222 treni, saranno tutti consegnati entro il 2025 portando, secondo i piani della Regione Lombardia, ad un’età media di 12,5 anni.

 


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