Pozzaglio e Persico: i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Cremona hanno arrestato due uomini che spacciavano in un’area campestre e hanno denunciato un terzo uomo per favoreggiamento
Una significativa operazione di contrasto alla vendita di stupefacenti dei Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Cremona, con il supporto delle pattuglie della Sezione Radiomobile di Cremona e delle Stazioni di Vescovato e Robecco d’Oglio, è stata portata a termine nella giornata del 10 settembre nelle campagne di Pozzaglio ed Uniti e Persico Dosimo, con l’arresto per spaccio di droga di due uomini di 19 anni, senza fissa dimora, e la denuncia per favoreggiamento personale di un 36enne, pregiudicato e attualmente in affidamento in prova ai servizi sociali. I militari avevano avuto notizia di una fiorente attività di spaccio di stupefacenti nella zona di Persico Dosimo, nei campi coltivati a mais, in un’area raggiungibile con strade interne molto strette, che lo rendevano un ottimo nascondiglio per l’attività illecita. I militari del Nucleo Investigativo, in abiti civili, sono entrati nei campi circostanti e hanno accertato che, anche quel pomeriggio, tre presunti spacciatori avrebbero iniziato a vendere droga nascosti nei campi di granturco, protetti dalle piante molto alte e da piccoli canali irrigui che crevano uno sorta di barriera, uscendo allo scoperto solo per rapidissimi scambi droga-denaro con i clienti. I militari si sono avvicinati e posizionati in punti idonei a vedere le cessioni di stupefacenti al fine di comunicare agli altri militari delle pattuglie le notizie utili a bloccare gli acquirenti mentre si allontanavano dopo avere acquistato la droga. Il viavai era continuo ed arrivavano tutti in auto o in bicicletta. Giravano nella zona finchè uno a turno dei presunti spacciatori usciva dal campo coltivato per portare a termine lo scambio. Poi rientravano nel nascondiglio in attesa del cliente successivo. I militari delle pattuglie, in breve tempo, a distanza ed in sicurezza, hanno fermato ben sei acquirenti di età compresa tra i 31 e i 52 anni, recuperando molte dosi di cocaina ed eroina appena comprate. Tutto lo stupefacente trovato ai consumatori e per uso personale è stato sequestrato e i sei uomini sono stati segnalati alla Prefettura di Cremona. Per quattro di loro è scattato anche l’immediato ritiro di patente perché fermati alla guida di veicoli a motore.
Ormai certi dell’attività illecita in corso, i militari del Nucleo Investigativo, supportati dalle pattuglie, hanno deciso di intervenire e fermare i tre. Hanno atteso che sul posto arrivasse un uomo alla guida di un furgone per prelevarli dal terreno agricolo. Quando sono saliti sul mezzo era il momento migliore per intervenire perché si potevano tenere sotto controllo senza perderli di vista. Sono stati inseguiti dai militari in abiti civili ed in uniforme posizionati nella zona e pronti a bloccarli. Li hanno fermati nel luogo in cui era più facile impedirne la fuga, ovvero nella frazione di Castelnuovo Gherardi dove sono stati circondati dai veicoli dell’Arma. Due di loro sono riusciti a scendere dal mezzo e a scappare a piedi, ma uno è stato raggiunto e bloccato dopo alcune centinaia di metri di corsa nei campi. Sul furgone, guidato dal 36enne non coinvolto nello spaccio, è stato ritrovato un loro marsupio contenente 114 grammi circa di eroina, 36 grammi circa di cocaina e 32 grammi circa di hashish, un bilancino di precisione, vari telefoni e la somma di oltre 100 euro, ritenuta provento dell’attività di spaccio. Sono stati accompagnati presso la caserma di Cremona dove i due 19enne sono stati dichiarati in arresto per spaccio e detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, mentre il 36enne, alla guida del veicolo che li stava accompagnando in un altro luogo, è stato denunciato per favoreggiamento personale. I due sono stati accompagnati al carcere di Cremona in attesa dell’udienza di convalida svoltasi nella tarda mattinata del 12 settembre, conclusa con la convalida dell’atto e l’applicazione della misura della custodia cautelare in carcere. I militari hanno accertato anche che nel luogo in cui i tre spacciavano avevano lasciato rifiuti e spazzatura varia perché erano soliti mangiare e bere, gettando per terra le confezioni dei prodotti e delle bevande. Inoltre, provocavano dei danni alle coltivazioni dei campi di mais perché per scappare ed entrare o uscire dal campo coltivato erano soliti piegare od abbattere alcune piante, creando un danno economico agli agricoltori che più di una volta avevano anche rischiato di investirli con i loro trattori, trovandoli in maniera improvvisa sulla loro strada in mezzo ai campi.
Inoltre, i Carabinieri della Stazione di Vescovato hanno ritrovato due zaini con all’interno quasi quattro chilogrammi di marijuana. Il ritrovamento risale sempre al 10 settembre quando alcuni operai, durante l’attività di manutenzione di alcuni canali di irrigazione, hanno segnalato tra i cespugli la presenza dei due zaini. I militari hanno recuperato gli zaini e hanno trovato all’interno cinque buste di cellophane contenenti nel complesso quasi 4 chili di marijuana. I pacchi di stupefacente erano ben confezionati e conservati. Lo stupefacente è stato sequestrato e sono in corso le indagini per comprendere chi abbia lasciato in quel luogo quel grosso quantitativo di marijuana.
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