Quali metalli pesanti abbiamo nel suolo della seconda città più inquinata d'Europa? Campioni raccolti, un mese di pazienza e sapremo tutto
Tempo un mese e avremo una fotografia più accurata su cosa esattamente contiene il suolo di Cremona, seconda città più inquinata d'Europa. In particolare, sapremo quali metalli pesanti sono presenti nel suolo della città e nei dintorni, fino a Cavatigozzi, Sesto, Acquanegra. Questo lo scopo dell'iniziativa messa in campo oggi dal Movimento 5 Stelle. Iniziativa, spiega il consigliere Regionale Marco Degli Angeli, che non intende sostituirsi o sovrapporsi alle analisi effettuate da autorità ed enti quali l'Arpa, quanto affiancare il lavoro di questi ultimi.
In sostanza, si è provveduto (e si sta provvedendo, dal momento che l'iniziativa prosegue sino alle 18) a raccogliere campioni del suolo della città e delle aree limitrofe secondo questa metodologia: 20 punti di prelievo e 5 estrazioni in ciascun punto di prelievo. Si raccolgono campioni di suolo a 5 centimetri di profondità, scegliendo 5 punti di campionatura, così da poter poi effettuare una media. Si ripone il materiale prelevato in appositi sacchetti per poi procedere con le analisi di laboratorio e appurare quali metalli pesanti siano contenuti nel suolo di Cremona. Oltre al suolo si prelevano campioni di muschio: anche questo viene analizzato e in svariati studi pregressi si è rivelato importante per capire quali elementi vi siano nell'aria, dal momento che il muschio non ha radici e non assorbe acqua e nutrimento direttamente dal terreno.
I cento campioni raccolti, tra suolo e muschio, verranno quindi inviati a un laboratorio di Pavia che li esaminerà e nelll'arco di un mese, un mese e mezzo al massimo, fornirà i risultati rivelando quali metalli pesanti sono presenti nel nostro suolo.
All'iniziativa, oltre ad alcuni simpatizzanti del Movimento e all'ex ministro Danilo Toninelli, hanno preso parte i Consiglieri Regionali Roberto Cenci, Marco Degli Angeli, Massimo De Rosa e Simone Verni.
Spiega il Movimento in una nota stampa: "È in corso di svolgimento il campionamento del suolo e dei muschi lungo 20 punti critici intorno al circondario di Cremona. La raccolta dei campioni e la loro successiva analisi, finanziata direttamente dai membri pentastellati della commissione VI Ambiente e Protezione Civile Degli Angeli, De Rosa e Cenci, si pone lo scopo di valutare al meglio lo stato di salute del suolo, visto il già compromesso stato di salute ambientale e sanitario dell’intera provincia".
Durante il punto stampa che si è tenuto alle 11.30 in via Guido Grassi, i consiglieri hanno presentato in dettaglio l'iniziativa. “Una precedente indagine commissionata dai Comitati di quartiere all’istituto Mario Negri e poi pubblicata su L’Espresso - ha spiegato Degli Angeli - ha già fatto emergere la preoccupante presenza di polveri metalliche contenenti cadmio, piombo e soprattutto cromo (fino a 749,8 mg/kg) nei quartieri di Spinadesco e di Cavatigozzi. Adesso questo progetto nasce dalla volontà di meglio valutare l’inquinamento e i suoi effetti, all’interno di un territorio già fortemente sotto stress sia da un punto di vista sanitario sia ambientale. Per questo motivo abbiamo individuato 20 differenti punti dislocati tra Cremona e le zone limitrofe alla città in cui raccogliere campioni di suolo e di muschio che verranno poi successivamente fatti analizzare dalla LabAnalysis, la società scelta tra quelle candiate” così da ottenere lo stato di salute del terreno”.
Ha aggiunto Roberto Cenci, esperto ambientale che collabora con il Centro Comune di Ricerca Ispra Commissione Europea: “Nel caso specifico abbiamo deciso di utilizzare suoli superficiali e muschi: tale abbinamento permetterà infatti di ottenere, oltre alla conoscenza di una parte della qualità dei suoli, il rateo di deposizione di composti organici e di elementi inorganici, ma soprattutto permetterà di rilevare l’eventuale presenza di metalli pesanti, dannosi per la salute”.
Ricorda ancora il Movimento: "La Lombardia si è aggiudicata il bollino rosso con Cremona capofila come seconda città più inquinata d’Europa e prima in Italia (dati AEA, Agenzia europea per l’ambiente). L’alta presenza di PM10 e PM 2.5 causa migliaia di morti premature, circa 53 mila vittime in tutto il Paese, 10 mila decessi in Lombardia di cui 468 a Cremona (dati 2019). Insieme al traffico veicolare (in Lombardia circolano mediamente 7.850.589 veicoli ogni anno) ad impattare sono soprattutto le emissioni industriali e i reflui zootecnici ricchi di azoto e fosforo: in tutta la Lombardia ci sono circa 2 mila aziende con autorizzazione AIA, di cui 189 in tutta la provincia di Cremona".
“Come se non bastasse – aggiunge De Rosa -, con 5 impianti attivi, 3 dei quali in provincia di Cremona e i restanti 2 tra la provincia di Milano e MB, la Lombardia è un vero e proprio hub del gas”.
Chiusura del punto alla stampa affidata a Degli Angeli: “Chiude il cerchio l’annosa questione dell’ex raffineria Tamoil: indagini Arpa hanno stabilito come, a distanza di quasi un decennio, il sito non stia smettendo di inquinare i terreni e la falda delle aree esterne. Considerate queste premesse, la campionatura del muschio si pone l’obiettivo di fornire una più congrua conoscenza relativa allo stato di inquinamento del suolo, e quindi elementi di analisi e di valutazione in più ai decisori politici per una più congrua e attenta programmazione sanitaria e ambientale”.
DATI UTILI - Alcuni dati utili forniti dai consiglieri del M5S: lo studio epidemiologico cremonese ha evidenziato un incremento delle ospedalizzazioni a causa di patologie respiratorie che è pari al 14% nel capoluogo e pari a un 33% nei comuni limitrofi. Ancora, ha evidenziato un’incidenza più elevata del tumore dei polmoni pari al 7% nonché una mortalità per il tumore del polmone pari al 17 %. Il capoluogo registra inoltre un eccesso di casi leucemici pari al 23%. Questo aumenta a dismisura nei comuni limitrofi di Cremona, raggiungendo un tasso di incremento pari all’81%
Foto in alto a scorrimento e video di Gianpaolo Guarneri - Studio B12
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