12 maggio 2025

Referendum dell'8 e 9 giugno: si scaldano i motori anche a Cremona. "Gruppo Articolo 32" aderisce al Comitato Provinciale mentre martedì alle 18.00 incontro in videoconferenza con Cofferati

Manca meno di un mese ai referendum popolari abrogativi del prossimo 8 e 9 giugno e anche la politica cremonese inizia a scendere in campo per esprimere la propria posizione in merito ai 5 quesiti in materia di disciplina del lavoro e cittadinanza. 

Il primo ad esprimersi è il consiglio direttivo dell’Associazione di volontariato “Gruppo Articolo 32”, guidata da Paolo Bodini, che ha approvato all’unanimità l’adesione ufficiale al Comitato Provinciale per il Sì al referendum sulla Cittadinanza, mentre le associazioni "Forum delle Idee" e "Sinistra Futura" di Cremona hanno organizzato per martedì 13 maggio alle ore 18.00 un incontro in videoconferenza con Sergio Cofferati, segretario generale della Cgil dal 1994 al 2002.

Da parte di Articolo 32, questo il comunicato che spiega la presa di posizione rispetto al referendum, indicando nel SI la risposta dei quali si fanno promotori: 

"Gruppo Articolo 32 si ispira all’omologo articolo della Costituzione italiana, che afferma: “la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”.  Di qui la nostra attività volta ad offrire assistenza a tutti coloro, ed in particolare ai migranti, che non hanno accesso al Servizio Sanitario Nazionale. Il referendum sulla Cittadinanza propone solo una riduzione da 10 a 5 anni dei tempi previsti di residenza legale continuativa in Italia, prima di poter ottenere la Cittadinanza italiana, mantenendo inalterati tutti gli altri requisiti (che non sono pochi), allineandosi così ai tempi di non pochi paesi europei.

Riteniamo questo un gesto di civiltà, nel segno della accoglienza e della inclusione, ed anche un diritto per i tanti aspiranti cittadini, che spesso sono giovani, cresciuti fianco a fianco dei nostri figli e nipoti, pieni di energie positive e veramente desiderosi di diventare cittadini  a tutti gli effetti, perché amano il paese in cui sono cresciuti. Sono da tempo ben noti  i cosiddetti “determinanti sociali di salute”, cioè i fattori socio-economici che sono alla base della riduzione della aspettativa di vita nei gruppi svantaggiati o emarginati, ma sono riconosciuti oggi anche i “determinanti politici” della salute, tra i quali la cittadinanza è certamente il principale. Anche per questo esprimiamo il nostro Sì convinto a questo referendum".

L'iniziativa di Sinistra Futura di Cremona, che coinvolge direttamente l'ex segretario generale della CGIL, invece si propone come una "occasione per discutere dell'importanza dell'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, delle tutele da ripristinare e nuovi diritti da conquistare partecipando al voto dell'8 e 9 giugno 2025". Cofferati si collegherà in videoconferenza permettendo a chi partecipa in presenza di intervenire ponendo questioni e sollevando problemi, in un confronto aperto con uno dei protagonisti della storia recente del sindacato italiano. L'incontro in sala Eventi è aperto a tutti.

In merito ai referendum, ricordiamo che si vota nelle giorante di domenica 8 giugno (seggi aperti dalle ore 7.00 alle ore 23.00) e lunedì 9 giugno (dalle ore 7.00 alle ore 15.00). I questiti saranno 5 e riguarderanno

  • «Contratto di lavoro a tutele crescenti - Disciplina dei licenziamenti illegittimi: Abrogazione»
  • «Piccole imprese - Licenziamenti e relativa indennità: Abrogazione parziale»
  • «Abrogazione parziale di norme in materia di apposizione di termine al contratto di lavoro subordinato, durata massima e condizioni per proroghe e rinnovi»
  • «Esclusione della responsabilità solidale del committente, dell'appaltatore e del subappaltatore per infortuni subiti dal lavoratore dipendente di impresa appaltatrice o subappaltatrice, come conseguenza dei rischi specifici propri dell'attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici: Abrogazione»
  • «Cittadinanza italiana: Dimezzamento da 10 a 5 anni dei tempi di residenza legale in Italia dello straniero maggiorenne extracomunitario per la richiesta di concessione della cittadinanza italiana».


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