Ricerche anche nel cremonese dell'indiano di Pieveottoville Jaskaran Singh sparito da due mesi, era un frequentatore del tempio sikh di Pessina
E’ un abituale frequentatore del Gurdwara Shri Kalgidhar Sahib di Pessina (il più grande luogo di culto sikh dell’Europa Occidentale) il 24enne di Pieveottoville (Parma) di cui non si hanno più notizie dal 16 luglio scorso. Il suo nome è Jaskaran Singh e le sue ricerche sono estese a tutto il territorio nazionale, Cremona e provincia comprese.
Jaskaran era solito, la domenica, raggiungere il grande luogo di culto situato nella campagna tra Torre dè Picenardi e Pessina, ma quel 16 luglio, da quanto si è appurato, in terra cremonese, non ci sarebbe arrivato. Condizionale d’obbligo perché tutto può essere accaduto, quel caldo giorno di metà luglio. La sua sparizione è da considerare un mistero a tutti gli effetti; lo ha detto anche Federica Sciarelli, due sere fa, mercoledì 10 settembre, durante la celebre trasmissione di Raitre “Chi l’ha visto?” la cui programmazione è ripresa dopo la sosta estiva. La Sciarelli, che da 22 anni consecutivi è alla conduzione del programma e ne è diventata la vera e propria “anima”, di misteri e gialli legati a persone scomparse, ne sa decisamente qualcosa e, ieri sera, una parte del programma è appunto stata dedicata al mistero che avvolge il destino di Jaskaran Singh, che da quattordici mesi vive in terra di Po, al confine tra Parmense e Cremonese, a Pieveottoville, a casa di uno zio, Paramjit Singh, e della sua famiglia.
Il giovane, che per un paio di mesi ha lavorato anche in un caseificio in provincia di Brescia, quel giorno è uscito di casa (abita nella campagna tra Pieveottoville ed Ardola) e si è diretto verso Pieveottoville in bicicletta. Telefonicamente, in mattinata, ha contattato lo zio col quale vive da 14 mesi, che si trovava a Parma con la famiglia, dicendo che sarebbe andato a fare un giro con gli amici. Nel primo pomeriggio ha ripetuto la stessa cosa alla mamma, che vive in India, al telefono. In serata non è rientrato e la sua bicicletta è stata ritrovata in piazza Battisti a Pieveottoville con una ruota forata. Gli amici con i quali diceva che sarebbe uscito sostengono di non averlo né visto né sentito e, di fatto, è sparito nel nulla. I suoi documenti sono rimasti a casa, non ha un euro in tasca mentre il cellulare agganciato per l’ultima volta nella tarda serata del 16 luglio nella zona di Pieveottoville, da allora è spento ed introvabile.
La stessa Federica Sciarelli, di fronte a questa ricostruzione dei fatti, l’ha definita una “scomparsa misteriosa”. Che fine ha fatto Jaskaran? Le ricerche naturalmente continuano ed i familiari auspicano con forza che siano intensificate, ad ampio raggio, unendo più forze. Ricerche estese anche al cremonese, non solo per motivi di vicinanza territoriale, ma anche per il fatto che il 24enne, spesso, la domenica, si recava al tempio sikh di Torre dè Picenardi. Ma quel giorno a pregare non era andato. Il timore, di tanti, gli possa purtroppo essere accaduto qualcosa di grave e che chi potrebbe sapere qualcosa stia tacendo.
Purtroppo le telecamere di piazza Battisti a Pieveottoville erano spente, come è stato rimarcato anche durante la puntata di “Chi l’ha visto?” e quindi non resta che affidarsi alle eventuali riprese di videocamere private qualora ce ne fossero. Jaskaran, al momento della scomparsa indossava un turbante nero (ne aveva anche uno arancione ma non sempre era solito portarli), una maglietta a mezze maniche scura, pantaloni neri e scarpe da ginnastica Nike nere. Chi dovesse avere qualsiasi elemento utile alle indagini ovviamente è invitato a mettersi subito in contatto con le forze dell’ordine. Anche l’associazione Bassa Bike ha lanciato un appello invitando tutti coloro che percorrono in bicicletta argini, carraie e sterrati, a segnalare immediatamente qualsiasi elemento che possa essere utile nelle ricerche del giovane. Un appello che è chiaramente rivolto anche ai frequentatori del Gurdwara Shri Kalgidhar Sahib, che potrebbero fornire eventualmente elementi utili alle indagini.
Eremita del Po
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