Se n'è andato il maestro Mario Vitale, un pezzo della grande musica di Cremona
Se n'è andato a 88 anni, il maestro Mario Vitale, un pezzo importante della storia della musica a Cremona. Musicista, clarinettista importante, è stato a lungo direttore della Civica Scuola di Musica Monteverdi che a lungo ha avuto sede in piazza Lodi. Si è dedicato soprattutto ai giovani.
Da ricordare l'avvio della Orchestra sinfonica Cremona Città d'Arte, poi diretta a turno da Paolo Rossini e da Antonio Greco. Insieme all'altro clarinettista cremonese Mauro Moruzzi ha dato vita a rassegne e concerti soprattutto nei luoghi non comunemente destinati alla musica.
Se oggi Cremona dispone di un Conservatorio lo si deve alla tenacia con cui Mario Vitale ha portato avanti l'idea di una scuola musicale a Cremona, spostandola da piazza Lodi alla sede attuale nella Realdo Colombo.
Sul web tanti i ricordi di musicisti e cittadini comuni.
Mario S.: il mio ricordo risale al negozio Doremi che Vitale gestiva in Galleria. Un'agorà della musica. Ero entrato per acquistare un Lp da regalare a mia sorella, appassionata di lirica. Mi serviva un suo consiglio. Vitale mi fece cenno di attendere: stava suonando il flauto, al pianoforte c'era un altro musicista, Mombrini. Suonavano "Inverno" di Fabrizio De Andrè dal disco “Tutti morimmo a stento” (1968). “Sale la nebbia sui prati bianchi come un cipresso nei camposanti un campanile che non sembra vero segna il confine fra la terra e il cielo”. Grazie di tutto maestro.
Antonino Campisi: Una grande perdita e un grande dolore. Una parte importante della mia vita che vola via. Ricorderò per sempre i nostri cari momenti, le parole, i gesti e la bacchetta da grande direttore. Ciao Maestro, come le ho sempre detto, le voglio davvero tanto bene
Loris Braga: Quando da piccolo a casa mostrai una certa sensibilità musicale, i miei genitori decisero di provare ad iscrivermi alla Civica Scuola di Musica Monteverdi di Cremona. Era una piccolissima scuola, in un edificio pericolante di Piazza Lodi i cui pavimenti in cotto erano completamente foderati di moquette verde e di tappeti che coprivano i numerosi buchi e avvallamenti. L’unica segretaria era la mitica Luisa. Il direttore era il maestro Wim Janssen, con cui da adulto ho avuto poi l’onore di fare musica, e il vicedirettore che si occupava dei nuovi ingressi era Mario Vitale. Era come entrare in una seconda casa, come quando si vanno a trovare gli zii o i nonni. Fu lui a presentarmi il mio primo maestro di pianoforte Giovanni Catelli. E fu ancora lui, alcuni anni dopo, a suggerirmi di fare l’esame per entrare nei corsi “pareggiati”. Diversi anni dopo fu di nuovo lui, insieme al compianto Andrea Mosconi, ad incoraggiarmi a seguire il mio sogno e studiare Direzione d’Orchestra. Lo ascoltai.
Qualche tempo fa lo incrociai per strada. Mi fermó e mi disse: “Vedo che dirigi! È giusto così”. Non ci fu bisogno di dire altro, entrambi sapevamo il perché di quella frase.
Grazie di tutto, Maestro.
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commenti
Jim Graziano Maglia
4 luglio 2025 08:11
Grazie M.o Mario per tutto quello che hai fatto musicalmente e artisticamente per Cremona.Lo ricordo pure io sin dai tempi del rinomato negozio Doremi in Galleria XXV Aprile in città.Educato,gentile, competente,un gentleman di altri tempi.E soprattutto un bravo e sensibile strumentista,un sopraffino clarinettista.Grazie ancora indimenticato M.o Mario. R.I.P tra le dolci Note che di certo ti accompagneranno lassù nei Cieli accanto alla Sua Eterna Luce.Sentite condoglianze ai famigliari.
fausto
4 luglio 2025 13:31
Io non capisco molto di musica, dipingo, ma le chiacchierate per strada erano sempre ricche di premura e sincere. Mario sono sempre in debito di quel caffè...