1 febbraio 2022

Spaccio e abusivismo in via Litta, il Comune promette interventi in primavera. I residenti: "Se non altro ci hanno incontrato, speriamo in un miglioramento"

Si cercherà di intervenire su due fronti per accogliere le richieste degli inquilini delle case popolari di via Litta/Ceccopieri. Il primo fronte è quello manutentivo, il secondo è quello della sicurezza. A seguito della lettera inviata nei giorni scorsi da alcuni inquilini (qui l'articolo) che lamentano gravi problemi di abusivismo e spaccio, oltre che di manutenzione, negli stabili di Edilizia Residenziale Pubblica, si è tenuto questa mattina l'incontro tra l'amministrazione e alcuni residenti.

Il problema è serio e si protrae da tempo, ma l'amministrazione assicura che farà il possibile per accogliere le sacrosante richieste degli inquilini. "Il problema principale - ha spiegato al termine dell'incontro il vicesindaco Andrea Virgilio - è la conformazione dell'immobile, che è aperto e accessibile nella parte degli scantinati". E' qui, infatti, che si infiltrano abitualmente spacciatori e abusivi, che in alcuni casi hanno ricavato in questi spazi dei rifugi di fortuna. "Il nostro impegno è quello di intervenire alla volta della primavera - ha aggiunto Virgilio - per installare delle porte, per un costo complessivo tra i 15 e i 20 mila euro, così da impedire l'ingresso ai non residenti. Siamo consapevoli del disagio degli inquilini ma purtroppo anche con la chiusura di questi spazi non si risolve il problema del tutto, dal momento che è già capitato che le porte venissero forzate".

Si punta quindi a coinvogere la Polizia Locale, ha spiegato il vicesindaco, ma anche a sensibilizzare Questura e Prefettura al fine di incrementare i controlli in questo comparto. Sul fronte manutentivo alcuni interventi, ha assicurato Virgilio, verranno effettuati a breve, mentre altri, più impegnativi dal punto di vista economico (ad esempio la sistemazione dei tetti) dovranno essere valutati in base alle disponibilità di bilancio.

Di incontro "interlocutorio" e di fatto poco efficace ha parlato un residente. "Non abbiamo avuto grandi risposte - ha detto - ma se non altro, dopo tante sollecitazioni, ci hanno incontrato. Il Comune è perfetamente al corrente della situazione e sa bene che qui non ci sono più nemmeno i vigili di quartiere, che fino a qualche anno fa se non altro garantivano un minimo di presidio". "Chiaramente - ha aggiunto - le forze dell'ordine quando vengono chiamate arrivano, ma il più delle volte salvo prendere le generalità non possono fare, a meno che non colgano qualcuno nell'atto dello spaccio".

Accolta con favore dai residenti è stata la proposta di chiudere con nuove porte le parti comuni: "Ci hanno detto che devono muoversi in base al bilancio del Comune. Confidiamo in questa soluzione quantomeno come deterrente, perché un conto è entrare in uno scantinato per spacciare, un altro conto è dover forzare una porta... Certo può essere un intervento utile, ma non sappiamo fino a che punto potrà essere risolutivo, anche perché qui la situazione è pesantemente peggiorata e ogni giorno ci sono incursioni dall'esterno".

I residenti, infine, lamentano - almeno fino ad oggi - la scarsa presenza dell'ente pubblico: "Qui non viene mai nessuno, ma noi gli affitti li paghiamo. Abbiamo anche proposto, a questo punto, che valutino anche un possibile trasloco ma ci è stato detto che di alloggi alternativi pronti al momento non ce ne sono. Insomma, incontro interlocutorio, speriamo che qualcosa si muova, soprattutto con maggiori controlli da parte delle forze dell'ordine".

f.c.


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