Sporcizia e piccioni sulle statue di Ercole sotto la Loggia dei Militi. La segnalazione di due turisti francesi
"E' straordinario per Cremona il racconto del mito di Ercole fondatore della città. Non è possibile lasciare queste antiche statue tra i piccioni e la sporcizia". La segnalazione questa volta arriva da due turisti francesi, professori in pensione di Lione, sotto il Torrazzo lo scorso fine settimana nel loro tour tra le città d'arte della Lombardia e dell'Emilia. Parole di elogio per la bellezza della città, per il fascino delle botteghe liutarie, i monumenti ma anche dito puntato sulla trascuratezza in cui Cremona è lasciata. Li ha colpiti soprattutto lo stato della Loggia dei Militi già oggetto di qualche parziale intervento di pulizia (con la posa di alcune punte) voluto dall'assessore alla Cultura Burgazzi dopo le segnalazioni di Cremonasera (leggi qui) e che potrebbe invece diventare, con un po' di coraggio, il Bargello della scultura cremonese (leggi qui la proposta dell'architetto Enrico Maria Ferrari). Le fotografie realizzate da Gianpaolo Guarneri ieri sera mostrano lo stato delle due statue di Ercole che sovrastavano porta Margherita (porta Romana). Piccioni, sporcizia, perfino un nido nella corona sopra lo stemma. I piccioni la fanno da padroni. E torna così anche la richiesta avanzata, in diverse occasioni, da Antonio Leoni diversi anni fa. Perchè non si sposta questo straordinario complesso marmoreo nel centro della Loggia? Non è noto perchè la scultura sia stata collocata nella Loggia dei Militi contro il muro, impedendo così di ammirarlo dalle due parti come potevano fare invece gli abitanti di Cremona fino al 1910 quando una sciagurata delibera del consiglio comunale decise la demolizione della porta in omaggio alla modernità ed ai nuovi mezzi di trasporto. Certo, poco meglio si è comportato il Comune nel 1962, quando deliberando sulla collocazione del gruppo marmoreo, lo addossò al muro, contro ogni logica, un provvedimento che andrebbe rivisto, dando a questa testimonianza di grande importanza storica e artistica la dignità che gli competerebbe. Le due statue riprendono il mito di Ercole che scaccia i ladroni, e dunque sono dotate di una nodosa e poderosa clava come si vede bene nella foto di assieme. Perchè due statue di Ercole? Nella collocazione originale l'una era rivolta verso la città, l'altra verso la campagna ma reggono lo stemma della città. Davanti è stata posta una lapide. L'iscrizione, apposta nel 1962, dice: “Nel secolo XVIII fantasia di poeti e gusto d'artista suggerirono di ricordare sul fastigio dell'antica porta Margherita il mitico fondatore di Cremona, Ercole secondo una leggenda cara agli umanisti”. L'autore di questa iscrizione fu il professor Ugo Gualazzini.
Servizio fotografico di Gianpaolo Guarneri (Fotostudio B12)
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