Studenti delle quinte del Galilei tra i volontari a Senigallia. In trentatrè hanno risposto all’appello di Caritas Crema
L’appello lanciato la scorsa settimana tramite Caritas Crema dal vescovo di Senigallia, il cremasco mons. Franco Manenti, è stato accolto anche da 33 studenti delle classi quinte dell’Istituto Galileo Galilei, che ieri hanno raggiunto la città marchigiana duramente colpita dall’alluvione.
Il gruppo, accompagnato dall’operatore della Caritas, Fabrizio Motta, s’è immediatamente messo a disposizione dei coordinatori delle operazioni della locale Caritas diocesana. Con l’entusiasmo e il vigore proprio della loro età, si sono bardati con stivali, grembiuli e guanti mettendo mano a pale e raspe per pulire dal fango scantinati, abitazioni, ma anche luoghi d’aggregazione come gli oratori e relativi impianti sportivi; nonché coadiuvare nella sistemazione dei magazzini in cui avviene la distribuzione di vestiario e materiali vari.
“Ragazzi e ragazze indistintamente stanno svolgendo un gran lavoro, a fianco dei tanti altri volontari presenti”, riferisce Motta. “Oggi abbiamo condiviso il pranzo con il vescovo Franco, che li ha ringraziati per la disponibilità a dare un aiuto alla sua gente, molto provata dalla devastante esondazione del Misa, la quale, al di là dell’aiuto a rimuovere fango e detriti, pur necessario, ha anche particolarmente bisogno d’essere rincuorata dal sostegno concreto.”
“Nella notte tra ieri e oggi, fra l’altro – aggiunge – su queste zone già tanto provate è ricaduta abbondante pioggia, che ha messo nuovamente la popolazione in allerta e parecchie persone sono state fatte sfollare, per paura che il fiume straripasse ancora.”
Il gruppo rientrerà domani, per tornare in classe da lunedì mattina. Certamente rafforzati dall’esperienza, che li ha fatti crescere sia individualmente che come gruppo.
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