Università cattolica: aperto il seminario di studi teologici e assistenti pastorali
C’è una «straordinaria consonanza» tra la conclusione del pontificato di Papa Francesco e i primi interventi di Papa Leone XIV. Possiamo riscontrarla, «pur nella diversità dei profili e delle storie dei due pontefici, tra l’ultima Lettera enciclica “Dilexit nos” che Papa Francesco ha voluto dedicare al Sacro Cuore di Gesù e la spiritualità del Cuore a cui si ispira l’attuale pontefice attingendo alla tradizione agostiniana di cui è figlio». Ieri, nell’Aula Magna del campus di Cremona dell’Università Cattolica, in occasione della giornata di apertura del Seminario Mons. Claudio Giuliodori, Assistente Ecclesiastico Generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e dell’Azione Cattolica Italiana e Presidente della Commissione Episcopale per l’Educazione Cattolica, la Scuola e l’Università, ha spiegato la scelta di dedicare il Seminario di studio dei docenti di teologia e degli assistenti pastorali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore all’ultima Enciclica di Francesco, “Dilexit nos”, pubblicata il 24 ottobre 2024. «È tutt’altro che un volgersi indietro» ha proseguito Mons. Giuliodori, perché «se da una parte rappresenta un doveroso atto di gratitudine nei confronti del prezioso Magistero di Papa Francesco, «dall’altra ci offre importanti spunti per intercettare il magistero di Papa Leone che comincia a delinearsi giorno dopo giorno».
L’Assistente Ecclesiastico Generale dell’Università Cattolica ha citato il discorso fatto solo poche settimane fa da Leone XIV alle ragazze e ai ragazzi radunati a Tor Vergata per il Giubileo dei Giovani, nella medesima spianata dove venticinque anni fa si svolse lo storico evento con San Giovanni Paolo II, in un mondo da allora capovolto. «Secoli fa, Sant’Agostino ha colto il profondo desiderio del nostro cuore - è il desiderio di ogni cuore umano - anche senza conoscere lo sviluppo tecnologico di oggi. Anche lui è passato attraverso una giovinezza burrascosa: non si è però accontentato, non ha messo a tacere il grido del suo cuore. Agostino cercava la verità, la verità che non illude, la bellezza che non passa» (Veglia, 2 agosto 2025). Così ha detto Papa Leone XIV, esortando i giovani «ad ascoltare il cuore e a dare voce ai suoi desideri più profondi e veri» ha ricordato Mons. Giuliodori. Bisogna, quindi, ritornare al cuore. Per un Ateneo innovativo e generativo, come recita il titolo del Seminario che è una consolidata ricorrenza nel calendario delle attività dell’Università Cattolica, e che quest’anno si svolge nei campus di Cremona e di Piacenza.
«Siamo un’istituzione accademica nata Ex Corde Ecclesiae, secondo il titolo della costituzione apostolica di San Giovanni Paolo II» ha affermato la Professoressa Elena Beccalli, Rettore dell’Università Cattolica. «In essa, le università cattoliche sono descritte come “un segno vivente e promettente della fecondità dell’intelligenza cristiana nel cuore di ogni cultura”. È questo un ulteriore tratto della nostra missione: testimoniare un’intelligenza cristiana che sappia incarnarsi in ogni cultura. Il richiamo al cuore diventa così apertura al mondo, senza timori». Non a caso, ricorda la Professoressa Beccalli, padre Gemelli esortava a vivere «nel cuore della realtà». È questa l’esortazione che oggi l’Ateneo traduce nella «responsabilità di dare corpo a un’università nel mondo e per il mondo». Come ha ben ricordato il Rettore, quest’ultimo è un impegno sollecitato anche dal Cardinale José Tolentino De Mendonça, Prefetto del Dicastero per la cultura e l’educazione, in occasione dell’assemblea generale della FIUC, quando ha affermato che per «non diventare un'isola irrilevante in mezzo all'oceano dell'indifferenza dipenderà molto dall'impegno concreto che l'università assumerà nei confronti delle sfide e delle implicazioni che il suo contesto particolare le presenta. Un'università che non qualifica il proprio ambiente, si squalifica da sola». In altre parole, ha sostenuto la Professoressa Beccalli, «si potrebbe dire che, quando invece l’università abita il mondo, essa diventa azione che trasforma una società».
Dopo i saluti di Mario Delpini, Arcivescovo di Milano e Presidente dell’Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori, di Antonio Napolioni, Vescovo di Cremona e di Andrea Virgilio, sindaco del capoluogo cremonese, nella tavola rotonda moderata da Alessandro Zaccuri, direttore della Comunicazione dell’Ateneo, sono intervenuti Mons. Carlo Maria Polvani, Segretario del Dicastero per la Cultura e l'Educazione, Suor Alessandra Smerilli, Segretario del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale e Ruggero Eugeni, Direttore del Dipartimento di Scienze della comunicazione e dello spettacolo. La Santa Messa, nella Cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta, ha concluso la prima giornata del Seminario, che prosegue, da martedì 9 a giovedì 11 settembre, nel campus di Piacenza dell’Università Cattolica.
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