29 luglio 2025

Zanzare, piccioni e virus: cosa sapere davvero sul rischio West Nile

"Andiamo con ordine: non è assolutamente una emergenza, purtroppo la risonanza dei media può ingenerare allarmismo.
La maggior parte delle infezioni sono asintomatiche o causano sintomi lievi come febbre e mal di testa, solo in una piccola percentuale di persone può provocare gravi complicazioni neurologiche, come encefalite o meningite. In rari casi, queste possono essere fatali o causare esiti permanenti: si tratta in genere di persone anziane con sistema immunitario compromesso e patologie concomitanti.
Per dare una idea del problema, in Italia si stimano mediamente 8.000 decessi all'anno dovuti all'influenza e alle sue complicanze.
Delle zanzare direi che tra la storia della ex scuola CL e i media se n'è parlato in abbondanza e non mi dilungo.
Cosa c'entrano i piccioni con la West Nile? 
C'entrano eccome: ​i piccioni sono considerati serbatoio competente per il WNV (West NileVirus). Questo significa che possono essere infettati e sviluppare una quantità sufficiente di virus nel loro sangue (viremia) da trasmetterlo alle zanzare che li pungono; le zanzare possono poi trasmetterlo alle persone e ad altri animali. 
Ciò li rende importanti nel ciclo di trasmissione, soprattutto in ambito urbano che è il loro habitat.
Nella foto che accludo una parte dell'assembramento di piccioni ai giardini pubblici mentre mangiano il pane, peraltro non adatto alla loro alimentazione, che quotidianamente qualcuno porta loro
".

Così postò via social il medico cremasco: specialista in Anestesia e Rianimazione, Agostino Dossena.

Stefano Mauri


© RIPRODUZIONE RISERVATA




commenti