Un viaggio nella storia di Cremona con la mostra dedicata a Felice Giuseppe Vertua, sabato l’inaugurazione al Museo diocesano
Sarà inaugurata ufficialmente al Museo diocesano di Cremona alle ore 11 di sabato 16 settembre, e resterà aperta fino al 19 novembre, la prima esposizione monografica, dal titolo Felice Giuseppe Vertua. Vedutista Cremonese, dedicata alle opere dell’artista cremonese Felice Giuseppe Vertua. Vissuto nella prima metà dell’800, Vertua è noto per le sue vedute sulla città cremonese.
«L’idea della mostra nasce dallo studio dei quadri di una collezione privata – spiega Raffaella Poltronieri, curatrice della mostra –. Sono stati gli stessi collezionisti a proporre di esporre le opere in una mostra monografica, la prima dedicata all’autore».
Le venti opere esposte permetteranno di conoscere l’evoluzione artistica di Vertua e di osservare la città e la sua evoluzione storica nel suo panorama completo, sia vedute cittadine con chiese importanti come quella di Sant’Omobono, sia con monumenti oggi non più esistenti.
Tra i quadri ci saranno opere inedite, come la più grande tela di Vertua mai esposta: «Sarà una sorpresa per i visitatori – dice Poltronieri – perché il quadro è stato appena restaurato da Enrico Perni e Luciana Manara».
Importante sono state le ricerche negli archivi delle parrocchie cittadine, soprattutto quella di Sant’Agata, e negli archivi Diocesano e di Stato, che hanno portato alla realizzazione della mostra. Da queste sono emerse notizie sulla vita di Vertua e della sua famiglia e sul panorama culturale cittadino.
Oltre alla proposta espositiva, sono stati organizzati dei percorsi cittadini sulla vita e sulle vedute di Vertua, in collaborazione con Target turismo.
Con questa mostra il Museo Diocesano offre un’esperienza a tutto tondo che permette ai visitatori di godere della vista di opere importanti e di conoscere la vita dell’autore e della città intera sia attraverso la lettura dei saggi contenuti nella monografia sia tra le vie cittadine. (www.diocesidicremona.it)
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commenti
Michele de Crecchio
15 settembre 2023 23:43
Una mostra analoga fu già realizzata, se ben ricordo, presso la pinacoteca comunale una ventina d'anni or sono e dubito che la nuova mostra potrà portare significativi aggiornamenti a quanto già non si sappia del piacevole lavoro del bravo Vertua.
Considerato che buona parte dei dipinti che verranno esposti saranno prestati dal Museo Civico Comunale e che i paesaggi urbani rappresentati, pur riproducendo, talvolta, anche chiese cittadine, piuttosto poco hanno in realtà a che vedere con le tematiche religiose vere e proprie, mi chiedo però se ancora il Museo Comunale non sarebbe stato in realtà il luogo più adatto nel quale realizzare tale nuova esposizione, come già era avvenuto in passato.
Certo per la mostra si prospetta un notevole successo di pubblico che, mi auguro anch'io, potrebbe favorire quel decollo commerciale del Museo Diocesano, decollo che, forse, fino ad ora è abbastanza mancato, nonostante il grande sacrificio imposto, tra molte proteste e polemiche, a tante chiese e altri luoghi sacri del territorio, chiese e luoghi sacri che, proprio per agevolare quello che, nelle evidenti intenzioni dei promotori, avrebbe dovuto essere il successo anche commerciale del Museo Diocesano, furono d'autorità costretti a sostituire con copie o persino con modeste fotografie, capolavori da secoli localmente oggetto di devozione: il tutto anche se tale preoccupazione "commerciale" non mi pare però comparisse tra le direttive con le quali si sarebbero dovuti creare e gestire i musei diocesani, chiare direttive a suo tempo fornite dalla apposita Commissione costituita dalla CEI.
"Pecunia non olet!" mi pare però dicesse un antico motto latino, evidentemente non dimenticato dai responsabili di certe decisioni locali. Ad ogni buon conto, considerata la crescita di considerazione per il magnifico paesaggio storico della nostra pur trascurata città, crescita di considerazione che anche una ripetuta esposizione dei quadri del Vertua potrebbe favorire, non posso astenermi dall'augurare anch'io il massimo possibile del successo alla iniziativa, plaudendo, in particolare, alla intelligente ed opportuna decisione di accompagnare e integrare la mostra con visite guidate allo stato attuale dei luoghi urbani già dipinti dal Vertua ed oggi così tanto, spesso, mal conservati. Vedasi, come eloquente esempio, il ponticello sul Morbasco che, molto opportunamente, accompagna l'articolo di "Cremona Sera".
Chemist
16 settembre 2023 07:10
Condivido in pieno il contenuto del suo intervento, aver trasferito un capolavoro come la tavola di Sant'Agata a mio parere grida ancora vendetta