In treno da Cremona, un tuffo nel secolo scorso
I ritardi dei treni di questi giorni ripropongono il tema dell'isolamento di Cremona. Ecco uno scritto di Antonio Bergonzi, commerciante e appassionato studioso della nostra città, del 2007 quando, con ironia descriveva il nostro viaggiar lenti sui treni. Da allora non è cambiato nulla. Nella foto il plastico realizzato da Bergonzi con la Cremona del Cinquecento.
Perchè lamentarsi del servizio ferroviario che ci collega con le città limitrofe quando invece questo è apprezzato da turisti e viaggiatori stranieri? Ma a noi, comuni mortali forse ci sfugge la intelligente strategia di Trenitalia. Ad esserne entusiasta, tra i tanti, c’è un violinista francese che, venuto a Cremona per far riparare il proprio strumento, decide, nel frattempo, di visitare Piacenza e Bergamo. Si reca alla stazione ... “è in partenza al terzo binario treno per Piacenza”. Il musicista corre; banchina, sottopasso, scala ed ecco il treno: una sola vettura motorizzata diesel. Il Nostro sale a bordo e constata con meraviglia la vetustà del mezzo. Incuriosito si reca in cabina di guida... le marce sono a leva e gli strumenti obsoleti. Quando si riparte da ogni stazione: “crac” si ingrana la prima “crac”, la seconda e a forza di “crac” la motrice raggiunge i sessanta all'ora. Il musicista è entusiasta, si rende conto di viaggiare su di un convoglio storico. Che rara occasione! E che emozionante esperienza! Questi mezzi in Francia non esistono più, soltanto treni super veloci, mentre qui la modesta velocità ci consente di osservare la natura, il verde dei campi, le mucche al pascolo, le coltivazioni.
(...) Sulla Parigi Strasburgo, alla velocità di 600 Km. ora non è possibile scrivere poesie sulla bellezza del paesaggio, è un disastro: i viaggiatori sono costretti loro malgrado a guardare un film alla televisione. Il Musicista decide di visitare Bergamo. Si reca alla stazione acquista il biglietto e chiede all'addetto quanto tempo ci vuole per raggiungere Bergamo. Dallo sportello una gentile persona dice che sono almeno 2 ore e mezza, salvo complicazioni, poi aggiunge “è lo stesso identico tempo di quando c’erano le locomotive a vapore”. Il musicista ne è entusiasta. Un altro viaggio su di un convoglio storico! Al ritorno in Francia certamente farà una grande pubblicità della sua entusiasmante avventura ed è convinto che molti altri verranno a provare l'emozione dei treni storici. Ec- co svelata la politica intelligente di Trenitalia; presto se ne parlerà in tutta Europa e presto saranno di nuovo utilizzate locomotive a vapore, vetture "centoporte" o con terrazzino!
Sui convogli saranno distribuiti libri e riviste, si potranno tenere convegni, gustose merende con prodotti cremonesi durante il viaggio.
Gli studenti potranno preparare gli esami, i fotografi avranno a disposizione tutto il tempo necessario per riprendere la rigogliosa pianura padana. E ... vi pare poco?
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commenti
François
5 gennaio 2022 08:12
Non è affatto vero che dal 2007 nulla è cambiato: il treno per Piacenza non esiste più.
michele de crecchio
5 gennaio 2022 16:49
Antonio Bergonzi amava moltissimo la sua e nostra città. Nella foto sopra riportata controlla il plastico della Cremona rinascimentale che aveva pazientemente realizzato, con la collaborazione di un amico, nella sua singolare cantina-laboratorio di via Goito. Sono orgoglioso di avergli, a suo tempo, spiegato come correttamente interpretare le indicazioni della preziosa mappa realizzata, sotto la dominazione spagnola, dal grande storico e pittore Antonio Campi.