"Ponchielli - che alla tua man mi lega”,, successo per il recital per pianoforte (Ester Fusar Poli) e voce narrante (Massimiliano Pegorini) a Castelleone
Domenica pomeriggio ponchielliana presso la chiesa della S. S. Trinità di Castelleone (Cr).
L’appuntamento “Ponchielli - che alla tua man mi lega”, recital per pianoforte, voce narrante e soundscape, proposto dalla Pro Loco in collaborazione con Castelleone Antiquaria, la Chiesa Parrocchiale dei SS. Filippo e Giacomo e il Comune, ha ripercorso la produzione pianistica di Ponchielli, eseguita dalla pianista Ester Fusar Poli, alternata a lacerti dell’epistolario del compositore padernese interpretati dall’attore Massimiliano Pegorini.
La sezione pianistica del catalogo di Ponchielli conta poco più di trenta composizioni (circa quaranta con quelle a quattro mani) e rispecchia le tendenze di gusto in voga all’epoca: i generi maggiormente presenti sono le danze, i pezzi brevi e alcuni pezzi più estesi di ispirazione romantica come elegie, notturni, romanze, melodie. Soprattutto in questi ultimi è chiaramente percepibile un'intenzione espressiva di natura vocale, a volte sottolineata da formule gestuali tipiche dell'aria cantabile.
Il pubblico si è lasciato ammaliare da una gradevolissima selezione di queste composizioni: tra la malinconia dei notturni e la leggerezza dei ballabili Fusar Poli si è destreggiata con eleganza e tocco raffinato e sempre trasparente.
Pegorini ha scolpito un profilo veritiero di Ponchielli: forte anche di un’incredibile somiglianza fisica con il compositore ha interpretato le sue parole lasciandosi attraversare dalle molteplici emozioni che traspaiono dalle missive. Orgoglioso, sanguigno, meticoloso, attaccatissimo al suo lavoro, in un epoca in cui non esistevano ancora telefoni per affidare alla parola pronunciata le comunicazioni, tutto il ribollire delle sue vicissitudini lavorative e umane passava per questi messaggi densi di informazioni preziosissime per comprendere il carattere di un protagonista così importante dell’Ottocento musicale italiano.
Il pubblico attentissimo e molto numeroso è stato rapito dalla celeberrima Danza delle Ore da La Gioconda che ha chiuso un recital tutto da assaporare: un importante contributo per riscoprire la figura di Amilcare Ponchielli, gloria indiscussa e purtroppo ingiustamente negletta del nostro territorio. Lunghissimi e meritati applausi per i bravi performers.
I piccoli centri a volte riescono a imbandire proposte culturali che sorprendono per qualità e non hanno niente da invidiare alle grandi città, mostrando una strada virtuosa da percorrere per arricchire il panorama culturale cremonese.
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