Cremona Jazz, il 5 maggio Raphael Gualazzi al MdV
Archiviata la prima serata di Cremona Jazz, è già tempo di parlare del secondo musicista ospite della rassegna, che entra nel vivo a maggio con concerti di artisti italiani. Raphael Gualazzi canterà e suonerà all’Auditorium del Museo del violino venerdi prossimo, 5 maggio.
Nato ad Urbino nel 1981, Gualazzi ha da sempre avuto uno stile molto personale, che lo ha portato a sperimentare in continuazione, mantenendo però le radici jazz e blues. E’ il 2009 il suo anno fortunato, quando stipula un contratto con la Sugar di Caterina Caselli: da lì in poi una sequenza di soddisfazioni. Il pubblico inizia a seguirlo dopo il successo di “Don’t stop”, una cover dei Fleetwood Mac, che verrà scelta per una famoso spot televisivo.
Poi arriva Sanremo nel 2011, dove porta il brano “Follia d’amore”, che si classifica al primo posto della categoria giovani, oltre ad altri tre premi. Il successo internazionale è dietro l’angolo e galeotto fu un remix di Gilles Peterson, fondatore delle etichette discografiche “Acid Jazz” e “Talkin Loud”del brano “Reality and Fantasy”, che farà il giro del mondo.
Nel 2014 arriva la terza partecipazione al Festival di Sanremo, assieme a The Bloody Beetroots. Come l’edizione precedente ogni cantante doveva presentare due brani: Gualazzi sceglie “Liberi o no” e “Tanto ci sei”. Con la prima conquisterà il secondo posto all’Ariston. Mentre la seconda diventerà, nella versione inglese, il leit motiv del film “Un ragazzo d’oro” di Pupi Avati, per il quale scriverà l’intera colonna sonora.
Nel 2016 esce l’album “Love, Life, Peace”, che conteneva un singolo top come “L’estate di John Wayne”. Dopo un periodo di silenzio, Gualazzi torna al Festival nel 2020, con il brano “Carioca”, a cui seguirà l’album “Ho un piano”. Da ricordare, nella serata dedicata alle cover, un prezioso duetto con Simona Molinari in una versione jazz di “E se domani”.
E arriviamo all’anno scorso, quando è uscita la sua ultima fatica discografica, “Bar del sole”, un disco di cover, scelte nel panorama italiano, soprattutto di cantautori del periodo 60, 70 e 80. Si passa da “Il mondo” a “Centro di gravità permanente”, per poi passare ai brani di nicchia come “Senza paura” della triade Vanoni, Toquinho e De Moraes e “Pigro” di Graziani. Quest’ultima è anche un modo per ricordare Ivan, che fondò assieme a Walter Monacchi e al padre di Gualazzi, Velio, un gruppo beat, l’Anonima Sound. C’è anche un altro brano, che lega Raphael ad un altro protagonista di Cremona Jazz, “Bimba se sapessi”, di Fabio Concato, che sarà all’Auditorium il 19 maggio.
Ad accompagnare Raphael in concerto, ci saranno Anders Ulrich al contrabbasso e Gianluca Nanni alla batteria. Da ricordare che il giorno dopo il concerto inizierà il Giro d’Italia e proprio Raphael Gualazzi ha firmato la sigla della carovana rosa. Nello spot, che sta girando sui canali Rai da Aprile, la musica e le parole dell’artista marchigiano, fanno da sottofondo ad una serie di immagini delle ultime edizioni del Giro.
Tutte le info e aggiornamenti sul sito www.cremonajazz.it
© RIPRODUZIONE RISERVATA
commenti