1980, 45 anni fa. Si fa musica al Bissone
La foto è di Giuseppe Muchetti ed è del 1980. Al Bissone, antica locanda cremonese di via Pecorari, si faceva musica al pianoforte ( e non solo) sotto il ritratto di Giuseppe Verdi. Spesso arrivavavno anche ospiti illustri a gustare la cucina nostrana e a respirare l'aria delle vecchie osterie. Affezionati clienti Renato Pozzetto e Gino Paoli (e Guccini) che qui, ha raccontato, ha spesso trovato ispirazione per alcune sue canzoni. Ma anche cantanti lirici hanno cenato qui: Mario Del Monaco o Giuseppe Di Stefano. L’Antica Locanda del Bissone, in attività a Cremona dal 1600, ha avuto tra i suoi clienti più illustri anche Giuseppe Verdi, ricordato in un grande ritratto sulla parete. Intere generazioni di cremonesi, giovani e professionisti, demodè e intellettuali, hanno tirato le ore piccole tra bottiglie, piatti di prosciutto e strimpellate al pianoforte. Un'atmosfera bohemienne. Da tempo immemorabile il Bissone a tarda ora si popolava di gente di teatro e di spettacolo.
Il nome e il simbolo del Bissone derivano dai Visconti che dominavano su Cremona. Il termine “Bisol” ha divertito tanto Gino Paoli quando l’ha sentito in quell'osteria, che indica un bicchiere di vino in cremonese e che deve la sua origine al costo di una moneta con il “biscio” dei Visconti. “Il Bissone di Vittorio – racconta Paoli – era un posto incredibile perchè lì potevi trovare di tutto: il riccone e l’operaio, il dandy o il terrorista fianco a fianco, raccolti attorno al pianoforte. Lì ho conosciuto personaggi da leggenda”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
commenti