Aspettando la Maratonina...con la "Run to me"!
Manca poco più di un a settimana al via della XXIVª Mezza maratona di Cremona, organizzata del gruppo podistico Cremona Runners A.S.D. che ne è stato ideatore e promotore fin dalla prima edizione. Domenica 19 ottobre 2025 il cuore di Cremona, si risveglierà tra i colori sgargianti delle magliette di migliaia di podisti, pronti a condividere, chi per 10 chi per 20 chilometri, l’emozione di correre una delle mezze maratone più belle e più partecipate d’Italia. A renderla unica è un ‘arrivo mozzafiato’, per la sua bellezza, ma anche per l’ultimo sforzo che chiede la salita di via Sicardo, prima di di sfociare in piazza Duomo “all’ombra del Torrazzo”, a poche decine di metri dal traguardo e dall’ambito medaglia.
Un’emozione indimenticabile per chi si è messo in gioco almeno una volta, mentre per i podisti cremonesi, è diventato un appuntamento irrinunciabile, anche perché rappresenta l’occasione migliore per ritrovarsi tutti assieme per condividere la propria passione e l’amore per la propria città.
Per questo e per dare a chi legge e a chi domenica mattina starà dietro le transenne il senso della corsa, ho voluto dare voce proprio a loro, che saranno i veri protagonisti di questo evento.
In quest’intervista voglio dare voce al gruppo podistico che quest’anno compie i 10 anni di vita e che ha come colore sociale lo sgargiante arancione e per questo ringrazio il presidente Claudio Grossi per la disponibilità.
D: Ciao Claudio, comincio con il chiederti, per chi non vi conoscesse, di raccontarci brevemente la storia del gruppo podistico che rappresenti.
R: “Run To Me nasce 10 anni fa, proprio sulla griglia di partenza della nostra Maratonina. Presi dall’entusiasmo del momento veniamo folgorati dal desiderio di fondare un gruppo di runners. Quell’entusiasmo non si è più spento, ha contagiato decine di persone negli anni e ora ci ritroviamo a diffondere i valori fondanti, senza troppe pretese sportive, inclusivi con chi inizia a correre, collaborativi con tutte le altre associazioni sportive e determinati a vivere questo magnifico sport come un momento di tempo libero e benessere fisico e mentale”.
D: La Maratonina di Cremona rappresenta di fatto l’apertura alla stagione delle maratone e mezze maratone dopo la sosta estiva. Che clima si respira nel vostro gruppo e quale è lo spirito con cui si affronterà un appuntamento che di fatto rappresenta il momento di massima aggregazione per i podisti cremonese.
D: “È il ‘giorno sacro’ per i corridori cremonesi, punto. È il giorno che la maggior parte di noi ha sognato, immaginato, desiderato. È la gara dove molti hanno corso la loro prima mezza maratona: un carico emotivo fortissimo e pieno di energia. Ma è anche l’unica corsa in cui puoi salutare il vicino di casa che ti incita o l’amico che non vedevi dai tempi della scuola e ti chiede come hai fatto a correre per 21 chilometri! Già da Marzo, quando aprono le iscrizioni, nelle chat di Run To Me si scatena il fermento: si discute di magliette, gazebo, orari e ritrovi. In quei giorni siamo tutti uniti da un unico obiettivo: rendere quella giornata una festa per tutti”.
R: Settembre è il mese con cui si affina la preparazione alle gare autunnali e quindi anche alla maratonina. Quale è il clima che si respira negli allenamenti di gruppo? C’è un po' di sana competizione?
D: “All’avvicinarsi della Maratonina emergono sempre tre categorie: quelli che “mi sono infortunato, resto al gazebo”, quelli che “mi sono infortunato ma corro lo stesso”, e quelli che “non sono riuscito a prepararmi come volevo”. A turno, finiamo tutti in una di queste e ci prendiamo in giro, ma è proprio quello che ci tiene uniti”.
D: Tra le precedenti 23 edizioni, ce n’è una in particolare a cui la tua società è legata in modo particolare, per un fatto o un risultato.
D: “Sicuramente quella del 2015: il primo anno in cui Run To Me si è presentata ufficialmente ai nastri di partenza con chi credeva davvero nel nostro progetto e nei valori che volevamo portare avanti”.
D: A pochi giorni dal via, tra gli atleti che parteciperanno all’evento saranno di più quelli che hanno scelto la ‘classica’ 21k o le 10 km?
R: “Senza dubbio la 21 è la distanza più amata dai nostri soci. Nonostante la fatica, quei 21.097,5 metri li vogliamo sempre percorrere, per goderci fino in fondo la nostra città”.
D: Quali sono secondo te, i motivi per cui questa manifestazione ha raggiunto un livello di apprezzamento così alto, tanto da riportare ai nastri di partenza il Campionato Italiano di Mezza Maratona categoria Assoluti?
R: “La Maratonina di Cremona è ormai un punto di riferimento in Italia. Fin dagli inizi, quando correre era “una cosa per pochi”, gli organizzatori hanno creduto in una manifestazione di festa, aggregazione e promozione di uno stile di vita sano. L’esperienza degli organizzatori ha permesso di garantire efficienza e qualità. E poi corriamo in uno scenario unico, ce lo dicono gli amici che invitiamo dalle altre città: correre tra le vie e le piazze di Cremona è qualcosa che non ha eguali”.
D: Lo chiedo a te, come se lo chiedessi a tutti coloro che rappresenti: qual è lo scorcio che, da cremonese, emoziona di più chi corre?
R: “Dopo la gara, ognuno racconta la sua emozione, ma c’è un momento che accomuna tutti: quando, dopo aver percorso via Aporti con il dubbio di farcela, imbocchi la salita di via Sicardo, che per noi padani sembra il Monte Bianco! Stringi i denti, senti la musica e il tifo sempre più forte, il pavimento diventa blu e morbido, e all’improvviso appaiono Battistero, Duomo e traguardo. È un colpo al cuore: un misto di fatica, gioia ed emozione pura”.
D: Cremona ci ha messo qualche edizione ad accettare ‘i disagi’ che comporta questo evento, ma nel tempo, per quello che ho potuto constatare anche io, ha imparato ad apprezzarlo ed accoglierlo quasi con gioia. Quanto è bello correre nella propria città, con il tifo e incitamento dalla propria parte.
R: “Per prima cosa, ringraziamo sempre tutti, anche chi in auto aspetta il nostro passaggio: è giusto riconoscere il favore che ci fanno. E poi correre nella propria città è impareggiabile. Vedere un amico, un conoscente, un familiare o un angolo che ci riporta a un ricordo personale, è uno dei regali più belli che la vita possa fare: condensare tante emozioni in così poco tempo”.
D: Ci sono dei riti pre-gara legati a questo evento, alla consegna dei pettorali o prima della partenza?
R: “Assolutamente sì! Il primo è il ritiro del pettorale la sera prima, tutti insieme, con l’immancabile aperitivo pre-gara: un momento in cui ognuno scarica le proprie ansie da prestazione. Il secondo è la foto di gruppo prima della partenza: tra frenesia, concentrazione e sorrisi, quel minuto sul palco in Piazza Duomo è il simbolo perfetto del nostro spirito di uno sport individuale che diventa improvvisamente di squadra”.
D: Da presidente della tua società, quale è l’invito che farai ai tuoi ‘compagni di corsa’ ed che vorresti fare a tutti coloro che si ritroveranno sulla linea di partenza domenica 19 ottobre 2025?
R: “Il mio invito è semplice: non partite troppo forte nei primi chilometri, bevete acqua ai ristori, perchè la salute viene prima di tutto, e soprattutto divertitevi, tanto. Perché le fatiche passano, ma le foto restano… e raccontano la felicità di esserci stati”.
Ringrazio Claudio e tutti i ragazzi della ‘Run To Me’ per la loro testimonianza, perché da modo a chi resterà ai bordi della strada, di capire quali sono le emozioni che si vivono prima durante e dopo, aver corso nella nostra Cremona.
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