I Tortelli Cremaschi? Buoni e monelli, faranno discutere pure dopo la De.Co. La pasta con o senza uovo?
"Iconici della cucina cremasca, i tipici Tortelli hanno la capacità di sorprendere grazie a un ripieno dolce racchiuso in una pasta semplice, senza uova, chiusa con una caratteristica cresta di gallo.
La loro particolarità? Una cottura lenta di ben 20 minuti, perfetta per esaltare ogni sapore.
Immersi nel burro fuso, profumati alla salvia e sepolti sotto una pioggia di Grana Padano DOP & sono un viaggio tra tradizione e gusto unico. Chi li assaggia, non li dimentica più!"
Ricordate? Così postarono, tempo fa, via social, quelli della pagina enogastronomica East Lombardy. Piatto delle sagre, non delle feste religiose comandate, il Tortello Cremasco (origini, per via dei vari ingredienti, orientali, portati poi in Padania, dai commercianti veneziani tra il 600 e il 700?) divide ed è politicamente scorretto: o si ama, oppure si odia. E farà discutere, quel monello del Tortello, pure dopo la De.Co comunale in arrivo. Ebbene, per quanto riguarda la pasta, la scuola di pensiero è divisa: nell'impasto ci vanno le uova, oppure solo acqua e farina? I tortelli poi, scrivono sul sito internet Turismo Crema, possono essere presentati in diverso formato: tradizionalmente a forma di lunetta, pizzicato, malsagomato, grosso, rotondo regolare. Solitamente quelli preparati in città si differenziano da quelli della campagna non solo per la forma e per i 5 pizzichi, ma anche per il sapore, meno dolce e più delicato, ma le variazioni sono molteplici. Il ripieno è invece così composto: oltre all'amaretto Gallina, al formaggio (Grana Padano stagionato) l'impasto è composto da uva sultanina, cedro, mostaccini (particolari biscotti cremaschi) menta bianca, tuorlo d'uovo, buccia di limone e marsala.
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