6 ottobre 2024

I Tortelli Cremaschi nati da un errore a un pranzo veneziano a Crema?

La storia è nota e conosciuta: Crema e il territorio cremasco sono stati sotto la dominazione veneta dal 1449 fino al trattato di Campoformio del 1797.  I cremaschi sotto Venezia ebbero un trattamento privilegiato che favorì l'autonomia amministrativa, l'economia, le arti e anche la cucina.  Le frittelle del carnevale cremasco come le chiacchiere e i chisulì sono state importate dai veneziani nel cremasco. Si' la Bellezza Cremasca, arriva un po' dalla Serenissima Repubblica.

Altri dolci in voga poi erano i tortelli ripieni di marmellata, cacao, cedro candito e anche di mostarda e anche gli zaleti ripieni di cedro o scorza di limone e uvetta. Ergo i biscotti ripieni a forma di raviolo gigante, presenti un po' in tutta Italia, beh hanno origini datare. E oggi sono scopiazzati a macchia di leopardo. Il ricercatore Bernardo Zanini, nei scorsi giorni, con le sue ricerche ha inoltre fatto una scoperta sensazionale. E riguarda il piatto ufficiale del Granducato del Tortello. Cosa ha scoperto Zanini?

Nel 1577 ci sarebbe stato un pranzo in casa del patrizio veneziano Francesco Maria Riva proprio  a Crema, per festeggiare la nomina a podestà della città e si servirono carni arrosto di pernici e fagiani in umido, insaporiti con spezie e con burro fuso e salvia e vini rossi e dolci veneziani con vino passito.

Riva aveva due cuoche, una veneta che parlava solo il dialetto veneziano e una cremasca che parlava solo il cremasco. La cuoca veneta aveva fatto dei tortelli al forno, ripieni di mandorle e cedro tritati e cacao, una volta cotti, li fece assaggiare alla collega cremasca. Ed ecco la svolta: la cuoca cremasca intinse, per puro caso, un tortello in una soluzione di burro fuso e foglie di erba salvia che serviva per condire altri piatti di carne arrosto e in umido. Il risultato le piacque e vennero serviti così ai commensali del pranzo. In quel momento nasceva il principio del tortello cremasco. Successivamente si provarono altri ingredienti, come l'uvetta passa, la mentuccia, gli amaretti e poi i mentini, la noce moscata, fino ad arrivare alla composizione classica e attuale del ripieno del tortello cremasco.

E da quello sbaglio, fu così che i tortelli cremaschi presero piede nel 1800, nelle sagre dei paesi e ognuno ha una propria composizione sia della pasta, sia del ripieno. Lo studio del tortello cremasco di Zanini, ripreso pure da Crema News, frutto di una pagina del 1577 del manoscritto Crivelli, inedito per la città di Crema. Arabi per materie prime, nati e sviluppati grazie ai veneziani, i Tortelli Cremaschi, da secoli dividono, seducono, fanno discutere, piacciono e stupiscono. E il film di Guadagnino "Chiamami col tuo nome", il Tortello l'ha portato nel mondo. 




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commenti


Lilluccio Bartoli

6 ottobre 2024 06:27

L'uva passa?
Dove va?
Se ne va, seccata.