In Lombardia, la ferrovia a certe latitudini mette malinconia, non funziona. Che fare: arruolare (forse) alla causa il ministro Lollobrigida, colui che sussurra e fa fermare i treni?
“Un servizio con standard di efficienza e qualità paragonabili ai migliori sistemi europei. È ciò che promettevano Formigoni & C quando decisero di creare Trenord. Dopo tutti questi anni di disservizio, che hanno portato i lombardi ad abbandonare il trasporto ferroviario (oggi solo il 2% degli spostamenti regionali si muove su ferro) Fontana & C cosa decidono?
Di riaffidare per altri 10 anni il servizio a Trenord…tutto nella norma”.
Così postò via social l’assessore al Commercio e Ambiente di Crema Franco Bordo. Già, in Lombardia, la ferrovia, a certe latitudini (linea da Cremona a Milano via Treviglio. E non solo), mette malinconia, non funziona! Che fare per levare la malinconoia? Forse potrebbe giovare alla causa, arruolare come consulente di Trenord, il ministro all’Agricoltura e cognato d’Italia e della Meloni, Francesco Lollobrigida, colui il quale, per carità dinanzi a una certificata necessità, riesce a far fermare, appunto a richiesta, mitologici convogli ad alta velocità, no?
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