"Caso camici", i pm insistono con la richiesta di processo per il presidente Fontana. Il 29 aprile la difesa del cremonese Superti
In merito al "Caso camici", i publbici ministeri reiterano richiesta di processo per il governatore lombardo Attilio Fontana. In particolare, la procura di Milano, secondo quanto riportato dlale principali agenzie di stampa, ha ribadito la richiesta di mandare a processo il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e altri quattro imputati per frode in pubbliche forniture nel cosiddetto 'caso camici'. E' quanto hanno fatto i pm Paolo Filippini e Carlo Scalas nel corso dell'udienza preliminare che si è aperta oggi davanti al gup Chiara Valori.
Nelle prossima udienza del 29 aprile prenderanno invece la parola le difese del governatore lombardo, del cognato e patron di Dama spa Andrea Dini, dell'ex direttore generale di Aria spa Filippo Bongiovanni, dell'ex direttrice acquisti degli acquisti di Aria spa Carmen Schweigl, e del vicario del segretario generale di Palazzo Lombardia, il cremonese Pier Attilio Superti. La decisione del giudice è attesa per il 13 maggio.
La vicenda, come noto, riguarda l'affidamento da parte della Regione Lombardia di una fornitura, poi trasformata in donazione, da circa mezzo milione di euro di 75 mila camici e altri dpi a Dama, la società del cognato del governatore, Andrea Dini, anche lui finito tra gli imputati.
Nell'inchiesta è ben presto comparso anche il nome del cremonese Pier Attilio Superti, in passato segretario dei Ds e oggi vicario del segretario generale di Palazzo Lombardia (qui l'articolo).
Nella foto in alto, Pier Attilio Superti e il governatore Fontana a Cremona.
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