10 maggio 2021

17 anni dopo la sua misteriosa scomparsa i parenti di Pierino Paioli lanciano un appello a "Chi l'ha visto?"

Sul sito e sui social della trasmissione televisiva ‘Chi l’ha visto? di Rai 3” rispunta il cold case di Pierino Paioli di Soncino scomparso esattamente il 10 maggio del 2004 e mai più ritrovato. Sono i fratelli dell’uomo, a esattamente 17 anni  di distanza da quel tragico giorno per la loro famiglia, a lanciare un appello per ritrovare il familiare che sembra svanito nel nulla.

Della vicenda, era il 24 maggio di quell’anno, se ne era occupata subito la trasmissione condotta da Sciarelli. Dalla ricostruzione che appare anche nel sito Rai Pierino Paioli all’epoca 46 enne era uscito, poco prima delle sei mattino, aveva lasciato, come al solito la casa all’interno della Cascina Selvina nelle vicinanze di Soncino. Ma invece di recarsi al lavoro dal furgoncino aveva chiamato l’azienda dove lavorare per spiegare che quel giorno non avrebbe preso servizio.

Alle 7.30 Paioli è stato notato nei pressi dell’ufficio postale di via Galatino sempre a Soncino. Un’ora più tardi, un benzinaio lo nota mentre sta facendo rifornimento di carburante e nota che, al termine dell’operazione si dirige verso Crema. Poi da quel momento il buio più totale. Il suo furgone, due ore più tardi, è parcheggiato a ridosso del semaforo sul ponte del fiume Adda: proprio al confine tra le province di Cremona, Brescia e Bergamo. E in una posizione che blocca il traffico.

Dopo i primi accertamenti e le prime verifiche, gli inquirenti pensano a un suicidio. E così i vigili del fuoco scandagliano il fiume senza però trovare tracce dell’uomo. Al contrario nelle vicinanze della stazione ferroviaria di Cremona viene, trovato il suo cellulare. L’inchiesta conferma che, nel lasso di tempo che va dall’uscita dal suo appartamento e al ritrovo del telefono, Paioli ha chiamato alcuni amici. Da quelle conversazioni non emerge nulla di particolarmente rilevante.

Sul destino del cremonese cala il buio più fitto.

Uno squarcio di luce si apre, invece, nel 2009: cinque anni dopo la sparizione. A Crotta d’Adda spunta, quasi miracolosamente, il porto d’armi dell’uomo. Difficile capire come il documento, di una certa importanza, possa essere arrivato a decine di chilometri di distanza. Solo una casualità ? Qualcuno lo ha voluto far ritrovare? E’ lo stesso Paioli ad aver voluto dare un segno della sua presenza? Interrogativi che sono rimasti del tutto irrisolti a 13 anni da quello strano e inquietante scoperta. Il silenzio è tornato a farsi pesante attorno alla sorte del soncinese. Ora l’ultimo grido d’aiuto da parte della famiglia. 

Luca Poli


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