A Lourdes il pellegrinaggio dell'Unitalsi con il vescovo Napolioni. "Gli ammalati quando varcano questi cancelli si sentono amati"
LOURDES - Un cielo plumbeo, una brezza gradevole e una temperatura che nella Bassa Padana si agogna da giorni, così si è presentata Lourdes ai 264 lombardi che hanno aderito alla proposta di Unitalsi regionale e che nella serata di lunedì 5 Agosto si sono messi in viaggio verso il grande santuario ai piedi dei Pirenei per una intensa esperienza di preghiera e di fraternità. Da Cremona, Crema, Mantova, Como e da alcune zone di Milano 40 malati, più di 130 volontari, 10 sacerdoti, 6 medici e molti pellegrini sono giunti nella città di Bernardette nella tarda mattinata di martedì 6 Agosto. Ad essi si sono aggiunti il vescovo Napolioni e una trentina di cremonesi iscritti al pellegrinaggio diocesano che oltre a Lourdes toccherà alcune importanti località mariane della penisola iberica.
“Il gruppo di Cremona con 80 persone – commenta soddisfatto Tiziano Guarneri, presidente di Unitalsi Cremonese – è uno dei più attivi e numerosi. Il nostro assistente, don Maurizio Lucini, è la guida spirituale di tutto il pellegrinaggio coadiuvato da don Claudio Rasoli, presidente di Fondazione Redentore di Castelverde, da don Claudio Bressani e dai sacerdoti novelli don Valerio Lazzari e don Giuseppe Valerio. Ci sono anche diversi giovani dall’unità pastorale di Sabbioneta, Breda Cisoni, Villa Pasquali, Ponteterra e di Piadena-Drizzona. Per loro questa trasferta francese è una grande palestra di vita dove possono imparare il valore del servizio, accostare la malattia e la sofferenza illuminate però dalla grazia della fede, fare una intensa esperienza di preghiera e sperimentare la bellezza della fraternità”.
Il pellegrinaggio è dunque iniziato ufficialmente nel pomeriggio di martedì dinanzi al grande crocifisso bretone che i fedeli incontrano entrando dalla porta San Michel. Qui il vescovo Antonio ha esortato i lombardi a vivere con intensità queste giornate nella quali sperimentare la forza della preghiera e la bellezza dell’universalità della fede.
Successivamente il gruppo si è spostata nel vicino museo di Santa Bernadette dove soprattutto i neofiti di Lourdes hanno approfondito la vita della giovane veggente e il messaggio di speranza e di conversione del santuario.
“La cosa suggestiva di questo luogo benedetto – spiega un veterano volontario dei pellegrinaggi – è che la Madonna continui a sorridere a Bernadette. Non piange, non si dispera, non annuncia cataclismi o apocalissi, ma ricorda quello che è il succo del Vangelo. Inoltre Maria offre a Bernadette una cosa che nessuno mai le ha donato: la dignità di essere umano e soprattutto di figlia di Dio. Dinanzi alla Vergine la ragazzina analfabeta e povera si sente importante, considerata, amata. Forse è questo quello che sentono tanti pellegrini, soprattutto ammalati o diversamente abili, quando varcano i cancelli del santuario e si avvicinano alla grotta: si sentono amati!”
Il pellegrinaggio è poi continuato con la Messa della festa della Trasfigurazione celebrata dopo cena dal vescovo Napolioni nella chiesa di Santa Bernardette al di là del fiume Gave.
Mercoledì mattina sarà interamente dedicata alla grande e solenne Messa internazionale nella chiesa ipogena di San Pio X, una celebrazione partecipata da migliaia di persone e dal grande impatto emotivo. Poi la tradizionale foto ricordo sulla spianata dinanzi alle basiliche. Nel pomeriggio le confessioni per i malati e la visita ai luoghi di vita di Bernadette per i pellegrini. Alle 17 la processione eucaristica, mentre dopo cena si terrà la Via Crucis sulla collina che domina il complesso mariano.
Particolarmente attesa la partecipazione ad uno dei momenti più suggestivi del pellegrinaggio: la processione aux flambeaux in programma nella serata di giovedì 8 Agosto.
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