7 maggio 2021

Ambiente e trasparenza: battaglia dei 5 Stelle. Nolli: la commissione? Un'impresa. Degli Angeli: a Crema studio epidemiologico mai partito

“A Cremona siamo in pochi, ma ognuno di noi fa per dieci”. Luca Nolli, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, è in effetti un esempio di quei “pochi ma molto attivi” militanti del movimento sul fronte cremonese. L'altro è il Cremasco Marco Degli Angeli, consigliere regionale attivo sul fronte provinciale. Sono loro le figure di spicco dei pentastellati locali, i referenti non tanto sulla carta quanto nei fatti.

 

Se il Movimento comincia ad annoverare un certo numero di esponenti sul territorio – senza scordare, a questo proposito, l'ex ministro Danilo Toninelli – il problema resta l'organizzazione, la struttura. Che ancora manca e, soprattutto a Cremona città, paga ancora lo scotto di passate faide interne tra i simpatizzanti del partito di Grillo.

“Lavoriamo e ci teniamo in contatto soprattutto online – spiega Nolli – ma l'obiettivo è darci una struttura ben organizzata anche qui. E' un percorso che avevamo cominciato ad affrontare, salvo poi gli stop imposti dalla caduta del governo Conte, dai problemi con la piattaforma Rousseau e, ovviamente, dal Covid”.

La necessità di strutturare il movimento, però, è ancora in cima all'ordine del giorno: “Abbiamo bisogno di un'organizzazione, se così si può dire, gerarchica, con referenti locali – osserva Nolli – ma per farlo serve un impulso dal nazionale. In ogni caso ci stiamo lavorando e questo non toglie che il movimento stia portando avanti anche qui le sue battaglie”.

Attivi in Consiglio comunale a Cremona da un paio di mandati (durante la prima tornata di Galimberti erano rappresentati da Lucia Lanfredi), i 5 Stelle cercano di essere quel pungolo che, a parere di Nolli, manca alla politica locale. “In Consiglio c'è molto dibattito tra centrodestra e centrosinistra più che altro su questioni ideologiche e non su fatti concreti”, incalza il consigliere. E sì che i temi non mancano di certo. A partire dall'ambiente: “Qui c'è ancora molto da fare – dice Nolli – perché su questi argomenti c'è ancora troppo silenzio. Penso ad esempio agli abitanti di Cavatigozzi: nessuno li ascolta. Non è nostra intenzione attaccare qualcuno, quanto piuttosto tutelare e raccogliere le istanze dei cittadini. Le faccio un esempio: sa che convocare la Commissione Ambiente qui è un'impresa? Da regolamento, o la convoca il presidente (Giovanni Gagliardi; ndr) oppure la richiesta deve essere sostenuta da almeno due terzi dei consiglieri. Risultato: la commissione non si riunisce quasi mai e non basta che a chiederne la convocazione sia io, dobbiamo chiederla a maggioranza, cosa ovviamente non semplice”.

 

Altro fronte sul quale il movimento, attraverso Nolli, è particolarmente attivo è quello della trasparenza amministrativa. A lui, in effetti, si deve l'ormai famosa interrogazione sulle undici consulenze esterne assegnate al dottor Lazzari dalle Politiche Sociali (consulenze salite nel frattempo a tredici). A queste, nelle ultime settimane, se ne sono aggiunte altre, “scovate” da Cremona Sera. “Su quelle tredici consulenze – tiene a precisare Nolli – ho intenzione di andare a fondo. La risposta dell'assessore (Rosita Viola; ndr) è stata molto evasiva, per questo ho fatto richiesta di accesso agli atti chiedendo l'elenco completo delle consulenze esterne assegnate dal Comune dal primo gennaio 2020 al 31 marzo 2021 e rinnovate almeno tre volte o conferite almeno tre volte ad una stessa persona e per importi superiori ai 10mila euro”.

La richiesta di accesso agli atti è del 19 aprile, ma ancora si attendono sviluppi da Palazzo. “Ricordo – avverte il consigliere – che la legge prevede limiti ben precisi per le consulenze e voglio capire se questi parametri siano stati rispettati. Non mi basta sentirmi dire, come è stato fatto in Consiglio, che il centrodestra ha fatto la stessa cosa a suo tempo. Non è certo una spiegazione”.

Insomma, contando anche le nuove consulenze emerse nelle ultime settimane il fronte si preannuncia caldo.

 

CREMA E LE PROSSIME ELEZIONI – Non meno intensa è l'attività sul versante cremasco. Qui il punto di riferimento è Marco Degli Angeli, consigliere regionale molto attivo sul fronte ambientale e su quello della salute. “Sì, confermo la necessità di strutturare maggiormente il movimento sul territorio – commenta Degli Angeli –. Su Cremona, grazie al consigliere Nolli, riusciamo a essere presenti su quasi tutti i temi, ma serve sicuramente un'organizzazione stabile e auspico che questo percorso possa essere velocizzato”.

A Crema, va detto, i 5 Stelle se la passano meglio: “Qui – spiega il consigliere regionale – il movimento è un po' più strutturato e a differenza di Cremona non ha subìto scissioni e non si è sfaldato nel tempo. Certo, questo non toglie che sia necessario un referente provinciale”.

A maggior ragione in vista delle prossime scadenze elettorali, perché se è vero che nei comuni che andranno al voto in autunno il Movimento 5 Stelle non scenderà in campo con il proprio simbolo, è altrettanto vero che alla sfida di Crema, nel 2022, i pentastellati contano di arrivare preparati. “Il confronto è aperto – dice Degli Angeli – e puntiamo ad avere nostri referenti nelle istituzioni. Ma la nostra priorità non sono i nomi o le alleanze (anche se non si escludono affatto patti con liste civiche; ndr). A dettare l'agenda sono i programmi e il Movimento ha alcuni temi che intende portare avanti”.

Ad esempio? “L'innovazione – commenta il consigliere –. Storicamente Crema è stata sempre all'avanguardia con importanti aziende, e su alcuni fronti, penso al Polo della cosmesi, lo è ancora. Tuttavia, con le ultime giunte, mi riferisco alla Bonaldi ma anche a Bruttomesso, l'anima innovativa di Crema non è emersa come doveva, tant'è che si è arrivati alla perdita dell'università di informatica”. Sempre in cima alle priorità, a Crema così come a Cremona, ci sono i temi ambientali. “Ambiente e pianificazione del territorio – precisa Degli Angeli –. Su questo fronte Crema non ha quel ruolo di leadership che meriterebbe”.

Strettamente connesso all'ambiente è poi il tema della salute: “Lo sa che a Crema non è mai partito uno studio epidemiologico?”.

Oddio, non che a Cremona sia andata meglio... “Be', se non altro a Cremona è stato avviato. A Crema niente. Abbiamo presentato mozioni su mozioni, ma niente, lo studio non è neanche partito”, conclude amaro Degli Angeli.

Federico Centenari


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