Anziani soli a Cremona Solidale: nel continuo silenzio dell'amministrazione comunale, l'ex comitato parenti fa appello alle famiglie
"Ex comitato parenti". Il cartello poggiato al cancello di ingresso di Cremona Solidale dice già parecchio. Quantomeno ha chi ha seguito l'epigolo di una brutta vicenda sulla quale ancora si attendono chiarimenti tanto dai vertici della Fondazione quanto dall'amministrazione comunale.
La vicenda è emersa nei giorni scorsi, sull'onda delle dimissioni di 6 componenti del comitato parenti sul totale di 8. Le ragioni che hanno portato alle dimissioni sono state riassunte da una componente del comitato, Paola Trombini, in un video (qui articolo e video) e si possono riassumere nella carenza di cura alla persona nei confronti degli anziani ospiti di Cremona Solidale.
Oggi, 7 aprile, dalle 10 davanti all'ingresso di Cremona Solidale, alcuni componenti dell'ex comitato hanno dato vita ad una prima iniziativa (la prossima, stanto a quanto annunciato, sarà la denuncia in tribunale), distribuendo un foglio con alcuni quesiti ai parenti delle persone ospitate nell'istituto. Quattro le domande, volte chiaramente a "testare il polso" di chi ha rapporti diretti con la struttura (il questionario è volutamente anonimo). Ecco i quesiti: "Sei soddisfatto del servizio?", "Quali servizi possono migliorare? (tra le risposte, lavanderia, costi, personale, altro), "Credi che sia utile che il comitato parenti resti come interfaccia con la direzione?", "Durante la pandemia sei stato soddisfatto della gestione dell'azienda?".
A quanto si apprende, la prima risposta all'iniziativa è stata notevole e i promotori contano di raccogliere un numero di riposte corposo, così da supportare al meglio le prossime tappe del percorso a tutela degli ospiti e delle famiglie che hanno rapporti con Cremona Solidale.
POSSIBILE DENUNCIA - Nei giorni scorsi sul tema è tornata anche Elisabetta Larini, altra componente dimissionaria del comitato parenti. "Ci costituiremo parte civile per denunciare in tribunale quanto sta accadendo a Cremona Solidale. Abbiamo preso contatti con due legali e a breve definiremo come procedere", ha annunciato. “Cremona Solidale era un fiore all’occhiello - ha aggiunto -. Da quando ha cambiato gestione sono cominciati i problemi. La situazione è insostenibile, non ci sono nemmeno i volontari. Ci sono solo educatori bravissimi ma sotto stress per le gravi carenze d’organico”.
INERZIA DEL COMUNE - Secondo quanto riferiscono i componenti dimissionari del comitato (versione che corrisponde a quanto raccolto da Cremona Sera in ambito comunale), l'amministrazione era al corrente della grave situazione da almeno tre settimane. Nonostante questo, in tutto quel tempo da Palazzo Comunale non è arrivata alcuna risposta alle legittime richieste del comitato parenti. “Tre settimane fa - ha dichiarato Larini il primo di aprile - ho contattato l’amministrazione comunale per denunciare e informare su quanto stava accadendo a Cremona Solidale. Nessuno ha fatto niente”.
Ancora ad oggi, peraltro, da Palazzo Comunale nessuno ha preso ufficialmente posizione.
COMMISSIONE VIGILANZA - A fronte di tutto questo, il 2 aprile tutti i consiglieri di opposizione hanno chiesto l'immediata convocazione della Commissione Vigilanza per fare luce sulla vicenda. "Riteniamo che sia giusto e importante che, dopo questi due anni di stravolgimenti legati alla pandemia, e a seguito delle dimissioni dal Comitato Parenti - hanno spiegato i consiglieri in una nota stampa -, i cittadini debbano essere informati della situazione in cui si trova Cremona Solidale, degli eventuali problemi e criticità esistenti e delle azioni e delle intenzioni dell’Amministrazione Comunale riguardo l’ente. Per questo chiederemo la convocazione di una Commissione di Vigilanza che metta a tema questi argomenti".
Foto in alto a scorrimento di Gianpaolo Guarneri, Studio B-12
© RIPRODUZIONE RISERVATA
commenti