Aprono i cortili degli oratori ma con grande cautela. Ecco come. Per gli sport di contatto si misura prima la temperatura
L’ingresso in “zona gialla” della Lombardia interessa da vicino anche le riaperture progressive degli oratori. Facciamo il punto delle normative cui ottemperare, in attesa che Governo e Regione elaborino i protocolli più direttamente orientati alle attività educative estive.
Di seguito pubblichiamo la nota della Federazione Oratori Cremonesi condivisa con l’Ordinario diocesano che provvede, attraverso l’Ufficio Comunicazioni, a darne diffusione e mette a disposizione i materiali dell’Osservatorio giuridico regionale per chi intendesse approfondire ed avere un quadro più ampio anche delle attività possibili oltre l’oratorio.
Cortile dell’Oratorio. È possibile l’apertura dei cortili degli oratori alle condizioni già sperimentate: mantenimento scrupoloso dei dispositivi di protezione (mascherine), dell’igiene e del distanziamento interpersonale. È vietato accedere alle strutture parrocchiali, anche esterne, a coloro che manifestino temperatura uguale o superiore a 37.5° o sintomi influenzali.
L’accesso a giochi esterni per bambini è consentito solo dietro sorveglianza di un adulto e con l’accesso scaglionato dei minori che consenta il mantenimento del distanziamento e l’igienizzazione delle superfici.
Attività catechistica in presenza. L’attività catechistica è possibile solo entro il protocollo a suo tempo condiviso e che prevede il patto di corresponsabilità debitamente condiviso con le famiglie, l’elenco delle presenze e la misurazione della temperatura, il distanziamento, le mascherine, l’igiene delle mani e una adeguata areazione dei locali nonché una loro puntuale e attenta disinfezione. Si prediligano, laddove è possibile, incontri all’aperto.
Per gli incontri dedicati agli adulti (formazione o organi di partecipazione) si seguano le indicazioni consuete (auto dichiarazione, temperatura e registrazione delle presenze).
Attività di dopo-scuola e formative. Le attività di sostegno compiti, come altre attività formative (ad es. gli incontri di preparazione al Grest o altri momenti associativi o specificatamente oratoriani) devono avvenire secondo le norme già sperimentate. Oltre alle regole comuni di igiene, si ricorda il patto di corresponsabilità e la dichiarazione della famiglia, nonché la misurazione della temperatura, la registrazione dei presenti e l’eventuale immediato isolamento di chi manifestasse sintomi sospetti.
Sport di contatto in oratorio. In attesa di precisazioni non ancora emanate dal competente Ministero, gli sport di contatto riprendono secondo il protocollo già adottato e solo in modalità all’aperto, ovvero: l’accesso ai campi di gioco è consentito solo a chi è munito di dichiarazione che attesti da parte della famiglia il non isolamento, l’assenza di sintomi e il non essere venuti a contatto con soggetti positivi negli ultimi 14 giorni. Sarà misurata la temperatura all’accesso e registrata la presenza su apposito elenco da conservare per un eventuale tracciamento disposto dalle competenti autorità.
Non possono essere riaperti gli spogliatoi.
Si precisa che per sport di contatto si intende per ora solo quanto sopra definito: non è possibile ancora liberalizzare il gioco libero nel generico cortile dell’oratorio, stante la norma cardine del distanziamento che può essere derogata solo in spazi sportivi dotati degli specifici protocolli prima indicati.
Apertura dei bar degli oratori. L’apertura degli spazi bar è consentita alle seguenti condizioni.
All’ingresso occorrerà sempre igienizzarsi le mani con apposito gel, indossare la mascherina e rispettare il distanziamento fisico di almeno un metro dalle altre persone.
Dovrà essere calcolata la capienza massima degli spazi all’aperto e al chiuso tenendo conto della necessità di rispettare sempre la distanza interpersonale di un metro.
È necessario esporre una idonea segnaletica sulle principali misure di sicurezza (divieto di ingresso per chi ha sintomi influenzali, è in isolamento; ha avuto contatti con COVID-19 positivi; obbligo di mantenere la distanza interpersonale di 1m; invito a lavarsi spesso le mani…).
Sono necessari percorsi diversi per l’entrata o per l’uscita.
Almeno sino al 1° giugno, possono aprire solo i bar che consentano la consumazione all’aperto. All’interno dei locali è consentito solo acquistare cibo e bevande da asporto: non è possibile consumare al banco. La norma prevede che si possa sostare solo seduti al tavolo, per un massimo di quattro persone, a meno che non si tratti di conviventi. La distanza è fissata in un metro.
È necessario che ai collaboratori che prestano servizio in oratorio – dipendenti o volontari – sia misurata la temperatura. Dovranno aver presentato l’autodichiarazione e, solo per gli operatori, sarà tenuto un registro delle entrate e delle uscite con data e orario.
Non si concederanno spazi per feste private.
Queste norme possono essere soggette ad ulteriori precisazioni. Se ne raccomanda l’ottemperanza stretta a tutela degli sforzi di tutti e della serenità di quanto potremo garantire per la ripresa delle relazioni educative in presenza. (diocesicremona.it)
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