10 giugno 2021

Berselli (Autorità di bacino del Po): è il turismo slow sul fiume la grande chance di Cremona. Collegamenti stazione-ciclabili del Po

Cremona, città fluviale, con tutto il suo territorio, può e deve puntare, con forza, sul Grande fiume come carta vincente da giocare per l’immediato futuro. Il rilancio, con i fatti, del turismo e della cultura fluviale, sono una scommessa da mettere in campo.

La conferma arriva direttamente da Meuccio Berselli, segretario generale dell’Autorità Distrettuale del Fiume Po-Ministero della Transizione Ecologica.

Prima ancora di essere segretario generale (con un passato anche da sindaco a Mezzani, nel Parmense), Berselli è un uomo del Po, nato e cresciuto sul Po, un innamorato del fiume, uno che del maggiore dei corsi d’acqua italiani conosce segreti, peculiarità e potenzialità. Intervistato, in esclusiva, per Cremonasera.it  ha evidenziato che  “Il comprensorio di Cremona può contare su due importanti strumenti in grado amplificare ulteriormente la centralità ed il ruolo altamente strategico sia della città Capoluogo che del suo territorio: Il primo é senza dubbio il contratto di fiume che riguarda le provincie confinanti di Cremona, Piacenza e di Lodi, mentre il secondo é rappresentato dalla neonata riserva MaB Unesco Po Grande. I due strumenti si classificano come nuovi per nascita, ma ciò che è essenziale é che possano diventarlo concretamente per progettualità ed innovazione nella gestione e delle opportunità dei territori. Saranno dunque un’occasione di rilievo per portare novità utili nella pianificazione e progetti sostenibili, coesi ed integrati tra loro con lo scopo di generare occasioni di rilancio e rigenerazione in ottica di ripresa e resilienza. Le azioni che ho sopracitato – ha aggiunto - avranno il compito e l’ambizione di connettere meglio le comunità dell’area presa in esame, tentando di creare un’offerta ampia e robusta di opportunità e servizi; ad esempio  i collegamenti tra le stazioni ferroviarie locali e le ciclovie, la connessione tra la ciclovia VENTO e le piste ciclabili locali. Inoltre non va dimenticata la necessaria valorizzazione dei cammini storici e  di fede che vedranno la possibilità, soprattutto con le attività ideate dalla Riserva MaB Po Grande e dagli 85 comuni complessivi che ne fanno parte, di fare conoscere, vivere ed approfondire la vita  lungo il Fiume grazie ad una forma di turismo “slow” vocato ad apprezzare ambiente e il patrimonio architettonico e paesaggistico di questo straordinario territorio”.

Parlando espressamente di turismo, il segretario generale dell’Autorità Distrettuale del Fiume Po-Ministero della Transizione Ecologica ha sottolineato che “Il potenziamento delle opportunità per favorire un turismo slow sul Grande Fiume per l’Autorità Distrettuale del Po e soprattutto per la Riserva MaB Po Grande é un imperativo da concretizzare concertando e mettendo a sistema ricchezze locali, valori ambientali, storici architettonici ed economici di tutte le aree che ne fanno parte integrante ed attiva. Puntiamo ad un mosaico colorito in cui ogni tessera locale ed unica possa ravvivare grazie alla sua peculiarità distintiva il quadro complessivo. Per questa ragione abbiamo affidato al Touring Club Italiano un sondaggio/monitoraggio mirato sul turismo a 360 gradi. Al contempo abbiamo realizzato il dossier di candidatura per Po Grande in cui il rilancio del Fiume inizia proprio dalla connessione, dall’intermodalità tra i tanti luoghi suggestivi situati attorno e lungo il fiume Po; la scommessa così come segnalato dal sondaggio del TCI è quella di condividere un’idea nuova di territorio in cui il Po sia al centro di una Comunità e non, come in passato, un confine geografico e amministrativo. Siamo sulla strada giusta, metteremo a terra alcuni progetti già nei prossimi mesi per renderli concreti e fruibili”.

Altro tema importante è quello legato all’ambiente. Solo pochi giorni fa , a Torino, nell’ambito di Eu Green Week 2021, l’Autorità Distrettuale del Fiume Po-Ministero della Transizione Ecologica in qualità di partner event  ha promosso, in collaborazione con Fondazione Sviluppo Sostenibile e il patrocinio della Regione Piemonte, un’intera mattinata dedicata all’individuazione delle migliori azioni per geolocalizzare e contrastare la diffusione dei materiali plastici nelle aree del fiume più lungo d’Italia.

L’Autorità Distrettuale porta avanti così la sua battaglia per arginare la presenza di plastica nel Grande Fiume dopo aver già realizzato negli anni scorsi, in partnership con le istituzioni e i centri di ricerca più qualificati del paese, i progetti “Po d’Amare” e “Manta River Project”, volti a censire attentamente la quantità delle macro e microplastiche nell’alveo e nella risorsa idrica.

Con Mapp (Monitoraggio Applicato alle Plastiche del Po) l’offensiva agli inquinanti viene ulteriormente rilanciata e potenziata grazie all’impiego delle nuove tecnologie satellitari e l’ausilio delle immagini rese disponibili dalla missione <Sentinel> portata a termine con successo dall’European Space Agency.

In anteprima nazionale, dalla terrazza del Circolo Amici del Fiume ai Murazzi di Torino il Segretario Generale dell’Autorità distrettuale Meuccio Berselli, col coordinatore del Capitale Naturale di Fondazione Sviluppo Sostenibile Giuseppe Dodaro e i responsabili di settore di Regione Piemonte hanno compiuto un’ azione dimostrativa del tutto <atipica> gettando nel flusso delle acque del Po i primi modelli (sui 100 previsti lungo tutta l’asta del fiume) dei trackers, appositamente creati in materiale plastico, dotati di un software tecnologico avanzato denominato Rimmel e direttamente collegati al satellite. Un sistema utile questo per la geolocalizzazione al millesimo degli oggetti presenti. Parlando proprio di microplastiche, Berselli ha spiegato che “Il progetto Zero Pollution è utile per sensibilizzare le Comunità del Distretto Idrogafico del Fiume Po e quindi naturalmente anche di Cremona e della sua provincia; la mappatura capillare dei diversi tratti del Grande Fiume attraverso l’impiego dei cosiddetti trackers dotati al loro interno di speciali microchip per la geolocalizzazione in tempo reale degli oggetti di materiale plastico. I trackers stessi saranno rilasciati lungo tutta l’asta fluviale e ci consentiranno di conoscere quali sono le zone più virtuose, quali sono le aree con più criticità  e quali potranno essere le azioni più incisive per mitigare il rischio di inquinamento o di rifiuti plastici e come e dove intervenire. In quest’ottica Cremona avrà un ruolo importante perché le rilevazioni saranno fondamentali per spiegare l’importanza della tutela della qualità dell’acqua e per migliorare in prospettiva la qualità di vita della popolazione”.

Eremita del Po

Paolo Panni


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