Bloccata la realizzazione di altri due cappotti in centro storico. Gran lavoro della commissione sull'efficientamento energetico
Altri due interventi di efficientamento energetico con realizzazione di un cappotto su edifici in centro storico bocciati dalla commissione paesaggio del Comune. Da gennaio in poi gli interventi della commissione si sono moltiplicati, poi sono arrivate le prese di posizione ed i suggerimenti di architetti e professionisti del settore ospitati da "Cremonasera" ed il vincolo posto dalla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio di Cremona, Lodi e Mantova, facendo seguito all'indagine che da un paio d’anni sta conducendo la funzionaria Laura Balboni. Proprio da lei era giunta la segnalazione riguardo al rifacimento degli intonaci di palazzo Manes posto all’angolo tra porta Venezia e viale Trento e Trieste, con una richiesta in questo senso inviata alla sede regionale della Soprintendenza. Ma già prima la commissione paesaggio aveva respinto, in virtù della particolare tutela cui avrebbe diritto l’immobile, la richiesta della messa in opera di un cappotto sulla facciata.
Lo stesso è avvenuto per i due edifici in corso Campi ed in corso Garibaldi che, pur non essendo stilisticamente paragonabili al precedente, sono tuttavia inseriti in un contesto di particolare delicatezza. In questo senso si sta creando una particolare cultura di tutela nei confronti del centro storico partendo dal presupposto che edifici più antichi hanno una grande capacità termica che non sempre richiede un ulteriore intervento. Nei mesi scorsi la commissione è intervenuta anche in occasione del restauro dei piani superiori del palazzo del Credito Commerciale per ricavarne appartamenti, chiedendo il mantenimento dei serramenti interni. Il tema dell'efficientamento energetico in centro storico è destinato a tener banco anche nei prossimi mesi affrontando il problema della sostituzione delle caldaie e dell'utilizzo dei pannelli fotovoltaici sui tetti in tegole rosse, che costituiscono una delle caratteristiche più significative della città. D'altronde anche il soprintendente Gabriele Barucca ha sollecitato l'attenzione i privati ed enti locali per evitare che sorgano problemi nel corso di eventuali lavori su tutti quegli edifici che mostrano particolari complessità, iniziando un giro di ricognizione per Mantova, Lodi e Cremona alla ricerca di quelle testimonianze liberty che si ha intenzione di preservare.
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commenti
Marco Turati
22 maggio 2021 16:06
Nel condividere pienamente la scelta di limitare gli interventi relativi a cappotti sul patrimonio di maggior pregio del centro storico della città (e quindi apprezzare il lavoro della commissione in tal senso), vi invito peró cortesemente a smettere di scrivere una notizia falsa e già più volte smentita: su Palazzo Manes non è mai stata avanzata una richiesta di cappotto dalla proprietà (che la commissione infatti non ha mai dovuto bocciare).
Le notizie false non aiutano mai il dibattito. Grazie.
anna maramotti
22 maggio 2021 23:35
E' importante sensibilizzare sia i proprietari degli immobili sia gli amministratori ed i tecnici che sono succubi di una normativa e di una burocrazia poco chiare, ma che soprattutto non tutelano gli edifici. Si chiede soprattutto ai tecnici uno studio puntuale degli studi sui cappotti e sul fotovoltaico onde evitare di proporre ai proprietari interventi che nel tempo si renderanno impropri. Si fa presente che, oltre la pubblicità delle ditte, esiste una letteratura scientifica che consente un'informazione adeguata.