Brutale rapina in zona Po, aggressione ad un automobilista: il lato violento di Cremona. Cresce la paura tra i cittadini: non si deve più parlare solo di percezione
Mentre si parla ancora di percezione, la cronaca ci riporta due fatti di violenza ai danni di due cittadini, dove le botte non sono certamente frutto di suggestione ma sono reali e certificate da diagnosi mediche.
I fatti fanno riferimento ad una violenta rapina ai danni di una signora anziana, residente nel quartiere Po, aggredita brutalmente in casa propria, mentre è di ieri sera poco dopo le 21.00 l'episodio di un uomo aggredito con tutta probabilità da un ubriaco e finito in Pronto Soccorso in codice giallo, cioè con ferite di media entità.
Il primo fatto, la rapina nell'appartamento nel quartiere Po, riporta la cronaca di un'aggressione violenta e brutale ai danni di una signora anziana, sola in casa. Quando La donna ha aperto la porta del suo appartamento si è trovata davanti due uomini che l'hanno spinta in casa in malo modo; a quel punto la signora si è ritrovata da sola in balìa dei malviventi. Ha tentato istintivamente di difendersi e ne è nata una colluttazione: la donna prima ha provato a scappare e rifugiarsi in una stanza, ma dopo essere stata rincorsa per la casa, una volta raggiunta è stata spintonata e strattonata da uno dei due malviventi fino a che il complice -col metal detector- non ha individuato la cassaforte; a quel punto la povera donna è stata buttata a terra e minacciata di morte se non avesse aperto la cassetta di sicurezza. Momenti di puro terrore che si sono conclusi solo dopo che i due ladri hanno arraffato il bottino e se ne sono andati, lasciando a terra la donna terrorizzata e scioccata.
Altra violenza gratuita quella che ha invece subito un 56enne venerdì sera verso le 21.00 mentre si trovava in via Dante, nei pressi delle vending machines, una zona purtroppo ben nota per il forte degrado nonostante sia a due passi dal centro e nonostante ogni giorno di lì transitino migliaia di studenti e lavoratori da e per la stazione dei pullman e dei treni.
Venerdì sera il 56enne si stava recando verso la sua auto quando ha visto un uomo lanciare senza motivo (qualora ce ne fosse uno) una lattina proprio contro la sua vettura; a quel punto l'uomo si è avvicinato per chiedere spiegazioni all'altro soggetto, che a quel punto si è palesato alterato, apparentemente ubriaco. In tutta risposta il 56enne è stato aggredito e ferito ad un braccio ed al torace dal balordo che poi se n'è andato lasciandolo a terra. Soccorso da un passante che ha assistito alla scena, è stato poi trasportato in Pronto Soccorso per gli acertamenti. Gli agenti intervenuti hanno raccolto la testimonianza dei presenti e presto visioneranno anche le immagini delle videocamere di sorveglianza della zona per risalire all'identità dell'aggressore che non è stato riconosciuto dal ferito, anche se pare che venga spesso visto in giro per quella zona.
Due gravi episodi di violenza, solo gli ultimi in realtà di una serie di aggressioni e pestaggi che si susseguono nella cronaca cittadina degli ultimi mesi. Ma quello che desta ancora maggior preoccupazione è che spesso questi episodi non vengono denunciati dalle vittime per paura di ritorsioni o vendette, pertanto non vengono riportati dalle cronache e non entrano a far parte dei numeri e delle statistiche. Si coglie però il malumore dei cremonesi vivendo la città ed ascoltando le loro storie ed i loro sfoghi, che spesso restano confidenze ai conoscenti stretti o riportate sui canali social restando nell'anonimato. Per paura. Quella vera, non quella percepita.
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commenti
Peppe
12 aprile 2025 12:31
Ricordiamo al super sorridente preposto che le dimissioni non sono una vergogna ma un atto di assoluta umiltà e di rispetto verso i cittadini...sia quelli che lo hanno votato che anche quelli che non lo hanno votato.
Ma le botte che hanno preso i malcapitati sono percezione anche quelle?
Anna Lucia Maramotti Politi
12 aprile 2025 12:36
Sono consapevole che la mia voce sia quella di uno che grida nel deserto, infatti siamo a Cremona. Ciò nonostante non mi sottraggo a porre la domanda : ma dove sono le istituzioni preposte alla sicurezza? Oggi forse il fenomeno è ancora contenibile, ma "chi ha tempo, non aspetti tempo".
Gianluca
12 aprile 2025 14:56
Alle istituzioni è bastato creare il daspo urbano, mettere una pattuglia in piazza Roma due ore al giorno (non dopo le 19 mi raccomando) e fare dei “pattuglioni” ogni 2/3 settimane. Problemi risolti.
PierPiero
12 aprile 2025 14:21
Serve il morto per fare qualcosa di incisivo, che non siano solo proclami?
Torno a dire, se le forze dell'ordine sono troppo impegnate in altri compiti, si utilizzi l'esercito con compiti di polizia.
Stefano
12 aprile 2025 16:48
Secondo me non basta neanche il morto.
Alessandra
12 aprile 2025 17:29
Mi ripeto ancora ma il prefetto,il comandante dei vigili l'amministratori predisposti dove vivono? Visto che per loro non c'è questa criminalità?
Manuel
12 aprile 2025 20:27
Colpirne uno per educarne cento!
Mezzi leciti, ovviamente.
Forse uno non sarà sufficiente, ma quattro-cinque potrebbero fare deterrenza.
Antico motto riportato in auge da Mao in tempi recenti: a qualcuno farà storcere il naso, ma un fondo di verità si avverte pure.
Perché non si riesca ad organizzare un viaggetto turistico, verso alcuni paesi, giusto per gratificare persone smaniose di tornare a casa (o di nozioni geografiche), non è dato sapere.
Capisco sia dispendioso, ma di soldi se ne buttano parecchi in questo paese.
Un’idea sul perché non si imbarchino velocemente alcuni “gentiluomini”, me la sono fatta, ma senza il conforto di notizie concrete, rimane, al momento, un aborto.
Marco
13 aprile 2025 05:38
Maledetta tutta questa gente ...... tanto non si può scrivere neanche qui quello che si pensa realmente....
Marco
13 aprile 2025 06:39
Credo che tutti noi siamo consci che indifferentemente da chi siede attualmente in Comune, l'unica prevenzione venga per i minori dalle famiglie, sempre più lontane,stanche e con sempre più paura di contrariare figli in ostaggio dei social.
Occorre dotarci di nuove leggi che consentano l'espulsione immediata da parte dello Stato dei circa 600.000migrandi senza permesso di soggiorno che invadono le nostre città.
Abbiamo una parte di politica intenta a demolire e demonizzare quanto viene ideato per farlo.
Un esempio sono i centri per i rimpatri in Albania che la minoranza del governo vorrebbe demolire e dove l'80% dei detenuti è pluri pregiudicato, con reati a sfondo sessuale e con decreto di espulsione.
L'esercito lo lascerei per circondare i cortei dei manifestanti che poi regolarmente sfociano in devastazioni e violenza contro le forze dell'ordine.
Stiamo tutti desiderando che il controllo sia vero e le pene certe, con meno giudici filosofi e magari agenzie private a controllare nelle ore serali la città
Ma forse non ci accorgiamo che ci stanno spingendo scientemente e un passo alla volta verso uno stato di polizia.
Sara' la fine della democrazia continuamente vilipesa e svilita da politici impreparati, che si rendono ridicoli con dichiarazione da cabaret e che si fanno le proprie leggi ignorando quelle dello stato e tengono saldamente il potere saltando da un partito all'altro e creando nuovi correnti politiche durante il loro mandato?
Manuel
13 aprile 2025 13:06
Certo una visione contorta e cervellotica la tua: sembra un po’ il modo di esporre di Trump. Persino contraddittoria: non vuoi lo stato di polizia, la fine della democrazia e poi vorresti proibire le manifestazioni, il dissenso, le interpretazioni giudiziarie (che esistono, logicamente, in tutto il mondo, Corea del Nord a parte). Delle due l’una: o vai per le spicce, annulli il dibattimento ed affidi il tutto ai tribunali militari, con conseguenze non facilmente gestibili o deleghi a bravi giuristi, i quali non solo riformino seriamente il sistema giudiziario italiano e lo sostengano economicamente, ma si sostituiscano alla attuale classe politica. Quest’ultimo passo tocca a noi, poiché abbiamo la perversa vocazione di spedire a Roma cani e porci, spesso senza qualità particolari ed invece assai disponibili al meretricio.
Ragionamenti come il tuo li abbiamo sentiti parecchie volte dall’attuale presidente del consiglio, quand’era all’opposizione, poi, nel 2023, ha stabilito il record di sbarchi via mare e terrestri, per farli calare del 58% nel 2024, grazie anche a migliori “relazioni/remunerazioni” con gli amici libici e tunisini. Considerato questo secondo anno di successo organizzativo, bisogna rimarcare quanto, solo via mare, siano sbarcati, in Italia l’anno scorso, 66000 migranti.
Per concludere, non mi pare che i pochi migranti siano stati tradotti, in Albania, da carceri italiane, bensì il loro “reato” presupporrebbe la presenza clandestina nel nostro paese.
È vero altresì come all’interno il Centro Migranti di Gjader sia stata prevista una struttura carceraria classica, ma al momento, pare, sia stata destinata a ricovero di cani e gatti randagi... oltre al danno (economico), le beffe?