Ceraso (Viva Cremona) e Malvezzi (FI) attaccano sui fondi Covid: "L'accantonamento scelta sbagliata, incomprensibile e dannosa"
Maria Vittoria Ceraso per Viva Cremona e Carlo Malvezzi per Forza Italia, intervengono in merito alla bocciatura da parte della maggioranza dell’emendamento per la destinazione di 1.758.000 euro dei fondi Covid. Per spiegare quale sia stata la loro proposta.
“Durante lo scorso Consiglio Comunale abbiamo proposto, in merito alla deliberazione di variazione del Bilancio 2021-2023, un emendamento che nasceva dalla presa d'atto che dal Rendiconto Consuntivo 2020 si sono rese disponibili risorse per 1.758.000,00 euro consistenti in trasferimenti dallo Stato per emergenza Covid non utilizzati lo scorso anno.
Considerato che la variazione prevedeva l'utilizzo delle stesse per un importo di 1.340.000,00 euro, abbiamo chiesto che anche i residui 418.000,00 euro fossero oggetto del provvedimento e destinati per 200.000,00 euro al finanziamento di un bando per l'erogazione di buoni alimentari, 200.000,00 euro per incrementare lo stanziamento di 600.000,00 euro già previsto dalla variazione a favore delle imprese e 18.000,00 euro in aumento dello stanziamento di 70.000,00 euro a favore delle associazioni e dei lavoratori del mondo della cultura e dello spettacolo. L'emendamento pur tecnicamente corretto ed ammissibile, come certificato dal Ragioniere Capo e dal Collegio dei Revisori, è stato bocciato dalla maggioranza. Crediamo in ogni caso doveroso spiegare ai cittadini le motivazioni della nostra richiesta”.
Ceraso e Malvezzi motivano dunque ulteriormente la loro proposta: “In merito alla proposta di stanziare 200.000,00 per i buoni alimentari, abbiamo ricordato al Consiglio che l'anno scorso gli stessi sono stati finanziati con bandi per 854.634,00 euro (contributo Protezione Civile, Banca d'Italia e contributi privati) a favore di circa 1.500 famiglie che, pur non essendosi mai rivolte in passato ai servizi sociali, si sono trovate in grave difficoltà a causa dell'emergenza covid. Si tratta di quelle nuove povertà a cui faceva riferimento il direttore della Caritas che con tanta difficoltà e disagio chiedono pacchi alimentari a dimostrazione di quanto la necessità sia concreta ed urgente. A fronte di questo nel bilancio preventivo del Comune di Cremona e nella variazione di bilancio non sono state stanziate risorse.
In compenso la variazione ha previsto un aumento pari a euro 146.000 euro degli stanziamenti di alcuni capitoli relativi alle grandi povertà (funerali di povertà, esenzione rette e tariffe per mense e asili nido, beni di consumo e di prima necessità, interventi economici acqua, luce e gas, sostegno del reddito, fondo morosità erp). Di fatto però questi capitoli, già finanziati da bilancio preventivo con 291.000,00 euro (su un budget che per il sociale e' di 23.000.000,00 euro che significa che solo l'1,5% della citate risorse è destinato alle grandi povertà), hanno visto un impegno di spesa al 30 aprile, in un periodo di grande crisi come quello che stiamo vivendo, di soli 64.036,13 euro.
“Perché quindi utilizzare i fondi emergenza Covid - si chiedono Ceraso e Malvezzi - per integrare i citati capitoli con altre risorse quando ad oggi si è speso meno di un quarto di quello già previsto in bilancio? Perchè non stanziare da subito quei 146.000 per aiuti da elargire tramite bandi a quelle famiglie che si trovano per la prima volta in difficolta' e che non riescono a pagare affitti privati o rate del mutuo e per le quali non esistono stanziamenti in bilancio?”
Ma non è ancora finita. Ceraso e Malvezzi chiariscono ulteriormente un altro aspetto del problema: “Sul tema degli aiuti alle imprese la variazione proposta dalla Giunta prevedeva uno stanziamento di 600.000,00 euro, risorse ex novo visto che nel bilancio preventivo non esisteva un finanziamento al citato capitolo , come avevamo fatto notare in sede di approvazione. A questo importo con il nostro emendamento avremmo voluto aggiungere altri 200.000,00 in quanto rimandare ulteriormente l'immediata erogazione degli stessi potrebbe pregiudicare la sopravvivenza di alcune attività che hanno bisogno ora di sostegno e non tra qualche mese quando potrebbero essere ormai fallite. Vogliamo sottolineare che ad oggi, per il 2021, le uniche risorse destinate alle imprese in spesa corrente impegnate con determine sono: 21.000 euro come contributi a ristoro dei danni causati dall'emergenza covid relative ad un bando dell'anno scorso, 15.000 euro per le imprese che hanno aperto una nuova attività e per le agenzie viaggi e 2.400 euro a sostegno di giovani professionisti. Rispetto a quest'ultimo bando, scaduto il 21 gennaio 2021, le risorse disponibili da distribuire sarebbero state 62.400, ma le domande pervenute sono state solo 4, anzi successivamente uno dei beneficiari del contributo ha dovuto restituirlo in quanto, a posteriori, si è verificato che non aveva i requisiti per riceverlo. Il Sindaco ha prontamente scaricato la responsabilità del fallimento del bando sugli Ordini professionali con cui l'avrebbe condiviso. Fatto sta che 60.000 euro che avrebbero potuto essere d'aiuto ai nostri giovani professionisti sono rimaste per ora nelle casse del Comune.
Come crediamo di aver dimostrato il nostro emendamento era frutto di un approfondimento e di uno studio dei vari capitoli di bilancio e soprattutto era legato a quelle che sono le emergenze alle quali crediamo vadano destinate risorse da subito. I fondi Covid non sono stati trasferiti dallo Stato solo per salvaguardare il bilancio del Comune ma soprattutto per erogare aiuti concreti ai cittadini in difficoltà”.
“Il voler accantonare ora 418.000,00 euro da tenere di scorta in attesa di capire se arriveranno altri aiuti dallo Stato, - concludono Ceraso e Malvezzi - ben sapendo che, in ogni caso, dopo gli equilibri di bilancio di luglio si renderà disponibile anche l'avanzo di amministrazione libero pari ad euro 3.800.000,00 ci sembra una scelta sbagliata, incomprensibile e dannosa che penalizza inutilmente famiglie e imprese già gravemente provate dalla crisi”.
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