Continua la chiusura delle edicole: dopo 22 anni ha lasciato anche quella di piazza San Paolo. E' la quarta in città dall'inizio dell'anno

Un'altra edicola ha chiuso i battenti con il mese di aprile. Si tratta di uno spazio storico, in piazza San Paolo, che per oltre 22 anni è stato portato avanti da Vincenzo Mazzeo e dalla moglie. "Per i 22 anni passati insieme. Grazie" si legge sull'edicola posta di fronte alla casa dei sottufficiali dell'esercito. I proprietari dell'edicola hanno scelto di lasciare, per la possibilità di "scivolo" verso la pensione consentita dalla legge. E' un altro pezzo di vecchia Cremona che se ne va, l'ennesima edicola che chiude i battenti anche a seguito della crisi della carta stampata. A febbraio era stata l’edicola di piazza Risorgimento, allo slargo subito dopo il porticato dove ha una sua filiale la Banca San Paolo a chiudere. (leggi qui). Il numero delle edicole si sta assottigliando: in poco tempo hanno chiuso i battenti in diverse zone del centro città: vecchio ospedale, sotto i portici di via Baldesio, in piazza Sant'Agata, a porta Venezia. Poi un'altra edicola storica è chiusa da inizio anno, quella di Carlo Giossi in via degli Orti Romani, angolo via Dante e quella di via Castelleone. Ha cessato anche la rivendita dell'ospedale. Altri edicolanti in città stanno contando i giorni che li separano dalla pensione ed entro l'anno altri tre, se non troveranno la possibilità di cedere l'attività, dovranno a chiudere. La pandemia che ha impèedito alle persone di uscire per l'appuntamento con le edicole, la crisi della carta stampata, il lavoro sicuramente impegnativo, l'età sempre più alta di chi svolge la professione di edicolante. Certo in tanti hanno cercato di darsi da fare per tutelare gli incassi con le vendite di gadget, libri, bibite, giochi e giocattoli ma i numeri sono impietosi: in Italia in pochi anni le edicole sono passate da 40mila a 15mila.