Cremona ha perso anche la Fiera del Bovino da Latte La manifestazione passa a Montichiari
Cremona perde anche la Fiera del Bovino da Latte. Prima voleva sfilarcela Verona, capitale dell'agricoltura, adesso è stata Montichiari. La prossima edizione, la 69a, si terrà infatti nella vicina Montichiari. L'annuncio questa mattina da parte dell'assessore regionale all'agricoltura Rolfi. Si terrà infatti il 5-6-7 novembre al Centro Fiera della città bresciana. I lavori sono stati introdotti da Martino Cassandro direttore generale di Anafij che ha dato il benvenuto innanzi tutti all’assessore regionale all’Agricoltura Fabio Rolfi.
“Porto i saluti del presidente Fontana – ha detto Rolfi – che purtroppo non è potuto intervenire come annunciato per impegno istituzionale. Presentare oggi questa Mostra – ha aggiunto Rolfi – è un forte segnale positivo anche nella considerazione che i centri fieristici sono stati i luoghi più colpiti dalla crisi conseguente alla pandemia. La Mostra Nazionale del bovino da latte dovrà essere un momento di incontro tra i produttori e i consumatori perché bisogna raccontare i tanti aspetti positivi della filiera agro-alimentare”.
“Filiera – ha sottolineato il presidente della provincia di Brescia Samuele Alghisi – che nel bresciano conta 730 allevamenti e noi dobbiamo essere orgogliosi di quello che fanno i nostri allevatori e agricoltori”.
La necessità di un dialogo tra produttori e consumatori basato su una corretta informazione è stata sottolineata anche dal presidente di Coldiretti Lombardia Paolo Voltini che ha ricordato come il Centro Fiera di Montichiari in occasione della Mostra Nazionale del bovino da latte sarà ancora una volta punto strategico, all’incrocio tra le province di Mantova e Cremona. Fortunato Trezzi, presidente Anafij, ha messo in rilievo come la Mostra sarà “l’espressione del programma genetico nazionale, dimostrando che la selezione dei bovini si è spostata su nuovi paradigmi di sostenibilità ambientale, animali che resistono di più alle malattie ed avendo meno bisogno di farmaci garantiscono una migliore qualità. A Montichiari ne saranno in mostra più di 300, una mostra che dovrà essere particolarmente interessante anche per il pubblico”.
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“Regione Lombardia ha sferrato l’ennesimo schiaffo al nostro territorio. Dopo 68 anni, la Mostra del Bovino, il fiore all’occhiello di Cremona Fiere e pilastro fondamentale di tutto il sistema fieristico della nostra provincia, si svolgerà a Montichiari. Lo hanno deciso gli assessori Rolfi e Guidesi, senza nessun passaggio sul territorio, senza alcun preavviso”. Lo dichiara il consigliere regionale Matteo Piloni, capodelegazione dem in commissione Agricoltura, dopo la conferenza stampa di presentazione, questa mattina, della 69esima edizione della Mostra Nazionale del bovino da latte frisona e jersey italiana che si terrà al Centro Fiera di Montichiari il prossimo novembre, con la partecipazione dell’assessore all’Agricoltura Fabio Rolfi.
“Chiedo agli assessori Rolfi e Guidesi, quest'ultimo con delega allo sviluppo sostenibile e riferimento per il sistema fieristico, se siano consapevoli del danno e delle inevitabili e disastrose ricadute economiche che la nostra provincia subirà e quale sia la posizione della Lega a questo proposito” domanda Piloni.
“Non si tratta di una questione logistica, né di contrapposizioni politiche o tra associazioni – sottolinea il consigliere dem – Questo è uno schiaffo bello e buono a Cremona e a tutto il suo territorio. Proprio il nostro territorio che, stando alle parole pronunciate poche settimane fa dal presidente del consiglio regionale Alessandro Fermi, vanta un credito nei confronti di Regione Lombardia. Ma di quale credito stiamo parlando se questo è l'atteggiamento della Regione?” conclude Piloni.
“Esprimo tutto il mio sostegno alla Fiera di Cremona. Da 75 anni la fiera di Cremona rappresenta un’importante kermesse per tutto il territorio. Ritengo che privare l’evento fieristico dalla sua principale manifestazione, “la Mostra Nazionale Frisona”, rappresenti uno sbaglio e uno schiaffo a tutto il nostro territorio in particolare in questo momento di grave crisi”. A dirlo è stato Marco Degli Angeli, consigliere regionale del M5s Lombardia. Il consigliere Degli Angeli ha sottolineato come “non si tratti solo di una questione riguardante il comparto agricolo, ma di una equilibrio economico territoriale”. Dati alla mano, la kermesse rappresenta un asset fondamentale per tutto il territorio, il quale può beneficiare di un importante indotto. “Studi dell’Università Cattolica di Milano - chiarisce Degli Angeli - hanno dimostrato come per 1 milione di fatturato fieristico arrivino sul territorio ben 13 milioni di indotti”. Numeri che si commentano da soli, se si pena che la fiera di Cremona, nel 2019, ha prodotto 4milioni di fatturato. “Apprendiamo - sottolinea Degli Angeli - che con la conferenza stampa di oggi, ANAFIJ ha deciso di spostare la Mostra Nazionale Frisona al centro Fiere del Garda di Montichiari, in provincia di Brescia. Il tutto nel silenzio e inerzia degli assessori regionali Rolfi e Guidesi. Non è accettabile che Regione Lombardia si limiti a presenziare ad una inaugurazione senza rendersi conto del grave danno che una scelta del genere può portare all'indotto economico del nostro territorio. La politica cremonese deve dare sentire la Sua voce. Mi auguro che Regione, anche se ormai il danno è fatto, sappia ascoltare e accogliere le istanze presentate da CremonaFiere poiché, da 65 anni, questa mostra rappresenta è un unicum per il nostro territorio, la cui assenza arrecherebbe gravosi danni anche degli altri prodotti di eccellenza e talvolta unici del calendario fieristico”.
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commenti
Pietro Rizzi
26 marzo 2021 20:25
L'assessore regionale all'agricoltura è bresciano, Montichiari sta valorizzando il suo centro fieristico ben collocato e, così, si è presentato il momento giusto per sfilare a Cremona la storica fiera internazionale del bovino da latte. Chissà che la manifestazione prenda un vigore nuovo una volta affidata alle mani dei bresciani. Intanto, i cremonesi se la sono lasciata sfilare! Perdiamo un pezzo di identità cremonese.
Michele de Crecchio
26 marzo 2021 21:00
Che notizia tristissima per la nostra città! La vicenda mi colpisce, per quel che può valere, anche personalmente perché feci parte delle amministrazioni comunali (sindaci Zanoni e Zaffanella) che tanto si impegnarono per realizzare la nuova sede della nostra fiera in località Cà de Somenzi. Personalmente mi occupai dell'esproprio dei terreni e delle relative urbanizzazioni. Possibile che la nostra città non riesca più a farsi rispettare, come meriterebbe, in sede regionale?
Mattia
26 marzo 2021 21:46
Bravo sindaco....
Tasin
28 marzo 2021 21:52
Lavoro nel settore da 40 anni, quasi sempre partecipato, me lo aspettavo visti gli ultimi anni