Da una foto di inizio novecento emerge la Plataforma di via Cadore, terrazza fortificata sul fiume demolita per far posto allo Snum
L’immagine, un po’ sbiadita ma efficacissima, è tratta da una fotografia dei primi del secolo scorso contenuta nella cartella nella Raccolta comunale 2 (Foto 139) che pubblichiamo per gentile concessione dell’Archivio Stato di Cremona. E’ l’unico lato rimasto della “plataforma” spagnola rasa al suolo qualche anno dopo per lasciar spazio all’area dove poi è stato edificato il fabbricato dello Snum. Secondo quanto ha scritto Maurizio Mollica “era una specie di terrazza allargata sul muro dalla quale si poteva dominare la scena, oltre che posizionare per esempio dell’artiglieria”.
Riferendosi poi ad una stampa militare del 1707 di Giovanni Battista Sesti, ing. Militare, riprodotta da Giovanni Fasani nella strenna Adafa 201, osserva che alla lettera N “figura la Piattaforma di Biglieme ed è tale piattaforma ad occupare l’esatta posizione equivalente al nostro ex deposito Snum. Si trattava di un elemento molto importante a tutela della punta di lancia rappresentata dal Baluardo Caracena. Un eventuale nemico, interessato a varcare la Porta Mosa, si sarebbe trovato in una area in basso, sovrastato dalle mura in alto, intrappolato in una sorta di corridoio della morte, bersagliato da tre lati. Nessuna analisi ha chiarito origine del toponimo Biglieme. Nessun testo letto e riletto ha, al momento, chiarito tale nome che non viene mai citato. Ma è chiaro da varie mappe, tutte dopo il 1700, che tale elemento esisteva ed esiste oggi, ed ha una forma così particolareggiata da essere sovrapponibile alla attuale costruzione”. Come si può notare ancora oggi, tra i bastioni di Porta Mosa e via del Giordano vi è un notevole dislivello che corrisponde ai resti della piattaforma che, seppure mutilata da oltre un secolo, conserva ancora il significato di una indiscutibile testimonianza storica.
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