Dal 1° giugno ripartenza per la ristorazione con la possibilità di somministrazione al chiuso
Da domani, primo giugno sarà possibile – per le imprese della ristorazione - la somministrazione anche all’interno. Un traguardo atteso da tutto il settore. Perché si tratta di una vera occasione di ripartenza. Fino ad oggi, infatti, solo una piccola parte delle attività, anche a Cremona, ha potuto contare su plateatici adeguati. Circa due su tre, conferma la Fipe Confcommercio, più della media nazionale, ma comunque – quella degli esclusi – resta una quota importante e significativa. Tanto più che anche chi ha potuto riaprire lo ha spesso fatto con numeri troppo ridotti per consentire alle aziende una solida ripartenza. La Fipe regionale stima che siano oltre 22 mila le imprese; della ristorazione che, finalmente, potranno tornare a lavorare con un po' di serenità.
“Sia ben chiaro che non significa essere tornati alla piena normalità. La coda dell’emergenza economica, che nel 2020 a livello nazionale ha visto un crollo della spesa solo nella ristorazione per oltre 31 miliardi, sarà ancora lunga e non dobbiamo abbassare la guardia. Si tratta, semplicemente, di un primo passo, parziale, verso il ritorno ai ritmi pre covid. Un altro tassello sarà la riconquista della zona bianca e della conseguente caduta anche del limite orario imposto dal coprifuoco. Ma occorre capire anche che l’onda lunga (anche a livello psicologico) della pandemia ci accompagnerà e ci condizionerà ancora nei prossimi mesi” dichiara Alessandro Lupi, presidente del gruppo provinciale della Federazione. “E’ una boccata d’ossigeno per bar e ristoranti che non avendo spazi all’esterno, erano in forte difficoltà - continua - E sarebbe andata ancora peggio se avessimo avuto un mese piovoso adeguate ad una primavera ormai avanzata”. Ovviamente resta centrale il tema della sicurezza, con il rispetto di protocolli rigorosissimi in grado di scongiurare ogni rischio di contagio, tanto per i clienti che per i nostri collaboratori.
“Affrontiamo questa nuova sfida – rilancia il vicepresidente Fipe Emiliano Bruno - con la massima serenità, consapevoli di investimenti importanti per migliorare ancora il servizio delle nostre imprese. “Questa ripartenza – commenta il presidente di Confcommercio Andrea Badioni - è un segnale importante, non solo per il settore dei pubblici esercizi e della ristorazione. Non dimentichiamoci che con una ripresa, in sicurezza ma sostanziale, della vita sociale delle nostre città, ci saranno ricadute positive, a cascata, su tutti i comparti del commercio e dei servizi”. “E’ innegabile che il vero salto ci sarà con la zona bianca che ormai intravediamo anche per la Lombardia – continua Badioni -, con la speranza che in questo modo possa ripartire anche il settore del turismo o quello legato alle cerimonie. Si tratta di settori che, davvero sono fermi ormai da un anno e mezzo”. Non manca la preoccupazione per quelle realtà che, invece, sono costrette ad attendere ancora la ripartenza. “Penso alle discoteche e ai locali da ballo - conclude Badioni -per le quali serviranno ancora interventi di sostegno, prevedendo davvero ristori adeguati”.
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