20 aprile 2021

Discarica con decine di maiali morti in una azienda vicino a Cremona Il proprietario prova a coprirli prima dell'intervento dei Nas

Scene raccapriccianti in un allevamento di suini di Grumello Cremonese. Le ha girate la giornalista de ilfattoquotidiano.it Giulia Innocenzi: gatti che mangiano carcasse di maiali abbandonate in una fossa a cielo aperto e altri suini lasciati in decomposizione, a contatto con animali vivi, all’interno di un allevamento infestato da topi e scarafaggi, ambiente ideale per la diffusione di eventuali patogeni. Operatori senza alcun presidio sanitario, che urinano sul pavimento delle sezioni di maternità delle scrofe. Violenze e pratiche crudeli (oltre che fuorilegge), come quella del taglio sistematico della coda o della castrazione oltre i sette giorni non realizzata da un veterinario. Sono solo alcune delle irregolarità commesse in un allevamento del Cremonese, per le quali la Lega Anti Vivisezione  ha già presentato una denuncia alla procura della Repubblica di Cremona. Inadempienze di cui, evidentemente, nessuno si era mai accorto, ma di cui sono testimonianze immagini filmate per mesi, da febbraio a settembre 2020 e, ancora, a febbraio 2021 e ricevute dalla Lega Anti Vivisezione.

La giornalista Giulia Innocenzi è andata sul posto, firmando una video inchiesta per ilfattoquotidiano.it, dalla quale emergono violazioni delle norme, ad esempio, sullo smaltimento delle carcasse, ammassate per mesi in una discarica adiacente all’allevamento. Una situazione che, come spiegano gli esperti, può provocare l’inquinamento della falda acquifera con la dispersione ambientale di agenti patogeni presenti nei suini e che possono essere trasmessi, oltre che da animale ad animale, anche dal suino all’uomo, come nel caso dell’epatite E e della salmonellosi. Senza considerare il rischio rappresentato da altri animali che, cibandosi delle carcasse, potrebbero fungere da amplificatore di queste patologie. I suinetti avevano sulla coscia posteriore il primo timbro che si pone dopo circa 30 giorni e stabilisce l’idoneità dell’animale ad essere utilizzato per prodotti DOP. Una volta scoperta la fossa scavata all’esterno con carcasse di suini morti, Giulia Innocenzi ha allertato la Forestale e, dopo qualche ora, sono arrivati due veterinari dell’Ats Val Padana di Cremona e i carabinieri dei Nas, da cui è partita una denuncia per inquinamento ambientale. Non è stato eseguito alcun sequestro. L’Ats Val Padana ha imposto delle prescrizioni sanitarie urgenti, altre sono arrivate nei giorni successivi. E, ha spiegato a ilfattoquotidiano.it Maurilio Giorgi, direttore del Dipartimento di Prevenzione Veterinaria dell’Ats Valpadana di Cremona “i Servizi veterinari stanno predisponendo tutti i documenti che sarà l’autorità giudiziaria a valutare per procedere, eventualmente, con la contestazione del reato di maltrattamento”. Non è escluso, dunque, che si arrivi a sanzioni pesanti e al sequestro che, spiega Giorgi, “nell’immediato avrebbe anche creato il problema della gestione degli animali vivi all’interno della struttura”. La Lav, invece, ha già presentato alla Procura della Repubblica una denuncia per maltrattamenti di animali. Tra le altre cose, le carcasse dei suinetti, percossi durante gli spostamenti da una sezione all’altra, venivano anche smaltite in fosse adibite allo stoccaggio dei reflui. 

“Da fonti giornalistiche de Il Fatto Quotidiano ho appreso che fuori da un allevamento cremonese è stata trovata una discarica abusiva di suini deceduti: uno scempio dannoso per l’ambiente oltre che per la salute dei cittadini”. Ha dichiarato è stato il consigliere regionale del M5s Lombardia Marco Degli Angeli, il quale ha specificato: “Depositerò un’ interrogazione rivolta alla Giunta. Obiettivo comprendere come sia stato possibile, ma soprattutto quali controlli e provvedimenti verranno presi dopo la denuncia del Fatto.” Secondo quanto emerso per mezzo stampa l’allevatore, una volta allertato, avrebbe cercato di coprire il misfatto: ossa ovunque, anche un teschio con i denti. Carcasse di animali morti (alcuni recentemente) lasciate a marcire in mezzo al campo in bella vista. “Questo è quanto è possibile apprendere dalle riprese effettuate dagli operatori de Il Fatto e da LAV, Lega anti vivisezione. Secondo i dati raccolti - spiega Degli Angeli - si tratterebbe di un’operazione ripetuta costantemente almeno dallo scorso febbraio. Quali controlli sul benessere animale, sul rispetto ambientale e igienico e di qualità del prodotto sono stati effettuati finora?” Dalle riprese effettuate si evince come sulle scrofe venga usato il pungolo elettrico per farle muovere e, come se non bastasse, l’allevamento risulta essere infestato da mosche, scarafaggi e topi. “Le conseguenze ambientali - spiega Degli Angeli - potrebbero essere drammatiche visto il pericolo di malattie trasmissibili come l’epatite E o la salmonellosi. Come è stato dichiarato da membri dell’LAV sembrerebbe che l’attuale sistema di controlli fatichi a far rispettare le norme in vigore. Credo che Regione Lombardia debba farsi promotrice di innovazione in tal senso: l’importanza dei controlli è fondamentale soprattutto perché situazioni come queste creano discredito e danneggino chi lavora invece nel rispetto delle regole e della legge”. Conclude Degli Angeli: “Regione intervenga in modo tempestivo così da verificare che non ci siano altre situazioni simili. Soprattuto chiarisca quali tipologie di ispezioni vengono fatte e con quale regolarità e, al verificarsi di situazioni come quella denunciata, che tipo di provvedimenti vengano presi”

 

Ecco le terribili immagini del video di www.ilfattoquotidiano.it. Le pubblichiamo a tutela dei tanti allevatori onesti. 

 

https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/04/20/una-discarica-di-maiali-allesterno-dellallevamento-il-gestore-nega-il-rischio-ambientale-e-sanitario-poi-copre-la-fossa-prima-che-arrivino-i-controlli-v/6171218/

 

 

 


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